La visita Monsignor Alfred Xuereb
Il Nunzio Apostolico in Corea e Mongolia, che porta il titolo della cittadina tirrenica, sarà ad Amantea il 25 e il 26 gennaio
La città di Amantea si appresta ad accogliere S.E. Mons. Alfred Xuereb. Emozione e gioia per i cittadini della cittadina tirrenica che accoglieranno, per la prima volta, il “dono” che Papa Francesco ha offerto al piccolo pezzetto di terra calabrese. Il prossimo 25 gennaio S.E. Xuereb sarà ad Amantea e tutta la comunità è in fermento per accogliere l’ospite illustre. Il primo cittadino, Mario Pizzino, che ha invitato Mons. Xuereb, ha parlato di “doveroso invito” ed ha affermato che: «La visita di Mons. Xuereb arricchirà, ancor di più, il sentimento religioso dei nostri cittadini. La sua prima visita in qualità di Arcivescovo titolare, ha continuato Pizzino, ci onora e ci rende partecipi di un raro e prezioso momento di riflessione. Il solo annuncio della sua visita ha creato tanto fervore che si è manifestato con momenti di aggregazione. I volontari di questo comune si sono messi a lavoro per organizzare al meglio gli eventi in programma». Nel centro tirrenico, infatti, la macchina logistica è già all’opera e sta predisponendo al meglio gli eventi legati alla visita di Mons. Xuereb. Il 25 gennaio, come riferito da padre Rocco Predoti, è prevista una cena solidale ed il ricavato andrà alle popolazioni della Mongolia ed alle opere di beneficenza in corso nel Paese dove Mons. Xuereb opera pastoralmente. Il 26 gennaio si terrà la Celebrazione Eucaristica alle ore 17:30 nella Chiesa più antica di Amantea, San Biagio, dove Mons. Francesco Nolè, Arcivescovo Metropolita della diocesi di Cosenza-Bisignano accoglierà Mons. Xuereb. Un segno di gratitudine e di ospitalità da parte del pastore cosentino e della città di Amantea che rimane fortemente legata ed in comunione con il suo Vescovo. «La sua presenza in città - ha concluso il sindaco – ci farà apprezzare il suo sapersi donare agli altri, con un linguaggio semplice ma profondo, in grado di toccare con naturalezza i cuori". Un anno fa il santo padre aveva nominato il presule con il titolo dell'antica diocesi custodito per la provvista di Chiesa e che di recente era stato ripreso dalla Santa Sede.
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