Benvenuto fra noi
Editoriale di saluto del direttore al nuovo Pastore della Chiesa cosentina.
Eccellenza,
dopo l'attesa oggi l'abbraccio della sua Sposa. La nostra Chiesa di Cosenza l'accoglie nel nome del Signore. L'intero popolo di Dio, in cammino, cerca il volto del Pastore, come il gregge cerca la sua guida per pascoli sicuri ed acque fresche. Viene qui, in mezzo a noi, dalla vicina terra di Basilicata per garantire quella presenza di cui ogni Chiesa ha bisogno. Dove c'è l'Apostolo lì c'è la Chiesa.
Viene con un nome importante per tutti noi, quello del Poverello d'Assisi, quello del patrono della Calabria e quello del nostro amato Pontefice. Viene a garantire la continuità apostolica per abbeverarci all'annuncio di una Parola, quella che Cristo consegnò ai suoi discepoli. Viene per esprimere la paternità a sacerdoti, religiosi e laici della nostra bella Chiesa cosentina. Nella fede il nostro cuore è già suo, benvenuto a Cosenza.
Una Chiesa ricca di storia e di santità, dove le rughe e le fragilità umane, non possono e non devono offuscarne la bellezza. La nostra Chiesa è bella perché è di Cristo. Ci accompagni in questo nuovo pezzo di strada così come Gesù fece con i discepoli di Emmaus che erano in cammino, magari delusi e stanchi, per reindirizzarli verso Gerusalemme. Si faccia nostro compagno di strada, con semplicità e letizia, spiegandoci ancora una volta le Scritture e spezzando il pane per noi.
Solo nell'incontro con Cristo troveremo la forza per uscire ancora dal Cenacolo ed andare dove l'uomo vive ed abita e per annunciargli quella liberazione che viene dall'incontro con Lui.
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