Parola di Vita. Spazio di Chiesa e di mondo
Voglio dirvi grazie per il vostro lavoro puntuale, silenzioso, nascosto, a volte poco compreso, che richiede tanto sacrificio, tanta passione e tanta professionalità che avete acquisito e dimostrato in questi anni.
Carissimo Direttore, carissimi Redattori e Giornalisti del nostro Settimanale Diocesano di Informazione, carissimi lettori e amici, con questo numero abbiamo raggiunto un altro piccolo traguardo.
Voglio dirvi grazie per il vostro lavoro puntuale, silenzioso, nascosto, a volte poco compreso, che richiede tanto sacrificio, tanta passione e tanta professionalità che avete acquisito e dimostrato in questi anni. Questa volta voglio rivolgermi a voi, per esprimervi la gratitudine della nostra Chiesa, gioendo con voi per la Benedizione che il Santo Padre ha fatto pervenire al nostro Settimanale.
Sono ormai diversi anni che vi impegnate e io vi seguo con tanta attenzione, vi incoraggio a proseguire in questo ministero ecclesiale di annuncio e di evangelizzazione, di presenza nel mondo e di contributo alla narrazione degli eventi, del tanto bene che c’è e che si fa nella nostra Regione e nella nostra Diocesi, ma anche della lettura cristiana di quanto accade per cogliere, in ogni occasione, la presenza e i segni di Dio.
Quanti bei traguardi avete raggiunto come testata giornalistica, singolarmente e come gruppo! Per questo vi incoraggio a tenere sempre viva la passione per il Vangelo, per gridare dai tetti ciò che avete udito all’orecchio, e allo stesso tempo di custodirvi in quella semplicità che viene dal sentirsi collaboratori di Dio e della sua Chiesa perché avanzi il Regno di Dio e si costruisca la civiltà dell’Amore.
Dietro ogni articolo vedo ciascuno di voi, dietro ogni firma la fatica e la passione, dietro ogni pagina la ricerca della Verità, del Bene e della Bellezza. Sentitevi sempre più parte di questa Chiesa, per una avventura nella quale siete inviati per essere protagonisti credibili, testimoni di un evento che avete “visto e udito”. Ai tanti lettori e amici di questo “spazio di chiesa e di mondo” chiedo come Vescovo di continuare a seguirvi con simpatia, incoraggiando il vostro lavoro e la vostra missione e collaborando a tenere viva questa testata che è stata ed è spazio di crescita culturale, sociale ed ecclesiale e scuola per un giornalismo non aggressivo, rispettoso, libero e impegnato, che non scende a compromessi, ma è voce diversa che si distingua dal chiassoso coro mediatico, perché annuncia sempre la Verità, indica la Via ed esalta la Vita.
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