Settimanali diocesani: una famiglia e un progetto pastorale
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Quando si parla di settimanali o periodici diocesani si pensa o al giornalino parrocchiale o a quattro foglietti spillati con gli avvisi del vescovo e della Curia.
In realtà il “settimanale” sognato per ogni diocesi è un progetto pastorale, una esperienza di Chiesa, un avamposto di missione e di dialogo per essere “in uscita” come dice spesso papa Francesco.
Una scelta pastorale che richiede investimenti e sostegno, tanto quanto la catechesi e la carità, quanto la liturgia e i beni culturali. E’ una parrocchia di carta, un segmento dell’evangelizzazione, dove sogno missionario e professionalità, dono della vita e impegno culturale, si fondono insieme, per essere o diventare “tavolo e trincea”, voce libera e luogo di pluralismo. La nostra assemblea nazionale che ci vedrà impegnati a riflettere e proporre, oltre che rinnovare i quadri associativi, sarà una grande occasione per parlarci... Come federazione dei Settimanali cattolici d’Italia siamo una grande e bella famiglia: 183 testate (l’80% delle diocesi italiane), 800mila copie, due milioni e mezzo di lettori. Una presenza capillare, storica, che ha sempre fatto udire le voci senza mai gridare. Una fucina di idee e di cultura, dove tanti hanno avuto, ed hanno ancora, la possibilità di crescere e perchè no, anche annunciare la buona notizia. Giornali della gente e del territorio, che da nord a sud costantemente raccontano il tanto bene che non emergerebbe mai. Ci riceverà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (e non per un selfie) per ascoltare le istanze del territorio e sicuramente per incoraggiare, come ha già fatto, la nostra voglia di pluralismo nell’informazione.
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