Fil Mama a Sanremo con Zucchero
Anima, competenza, cuore, passione; tra soul e gospel l'energia vocale di Fil Mama incanta Sanremo
Fil Mama è tra le coriste di Zucchero Fornaciari. La cantante cosentina ha emozionato, assieme alle colleghe, il teatro Ariston; accompagnando le note del cantautore emiliano, questo tra i massimi esponenti del genere blues in Italia. Un’esperienza che difficilmente dimenticherà Elisabetta Eneh, in arte Fil Mama, considerate anche le sue inclinazioni e influssi musicali. Fil Mama, nella sua vena artistica, è come se fosse rappresentate di una sorta di dualismo: da un lato il suo sorriso emana tenerezza e un accenno di fragilità; tuttavia, parimenti Elisabetta è dotata di energia e grinta, capace di mostrarli contemporaneamente durante i suoi live. L’esibizione comincia, in una variopinta scenografia, con “Spirito nel buio”, un’ode alla potenza della vita per “accendere spirito nel buio, da quell’oscuro odor di pianto”; in un’energia gospel che, Fil Mama, ha incanalato per poter poi sprigionarla verso il pubblico. Le atmosfere si assopiscono, poi, sulle note de “La canzone che se ne va”; e la scenografia a Sanremo si fa più scura, notturna, ma allo stesso tempo contornata di stelle, poiché comunque “la canzone fa luce laggiù”. I riflettori tornano però ad accendersi, le luci assumono vivaci tonalità cromatiche, e Zucchero invita il pubblico ad alzarsi con un sonoro “Stand up!”. La band attacca così con “Solo una sana e consapevole libidine…”, liberando le vibrazioni finali dell’esibizione del gruppo intero con Fil Mama che, ancora una volta, lancia acuti che colorano la canzone tutta; pregni di anima soul e gospel. “Grazie a tutti! Ciao! La messa è finita, andate in pace! Che Dio vi benedica!!” – così Zucchero saluta la platea dell’Ariston.
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