La Bibbia disegnata con il sorriso di don Gioba
In libreria la seconda raccolta di vignette del parroco di Moniga del Garda
Dalla Genesi ai Salmi, passando per Esodo e Profeti: dopo essersi cimentato con i Vangeli, il talento di Giovanni Berti (Gioba) torna “nella vignetta del Signore”, ripercorrendo le tappe più significative dell’Antico Testamento. La lunga e complessa storia del popolo di Israele - e, più in generale, dell’umanità - è riletta con la chiave dell’ironia, nella quale leggerezza non fa rima con superficialità. Le vignette sono accompagnate dai corrispondenti versetti biblici e dai commenti di Lorenzo Galliani, con rimandi e collegamenti a canzoni, film o momenti di vita quotidiana. Perché l’Antico Testamento, molto più di quanto l’aggettivo faccia immaginare, ha tanto da raccontare anche agli uomini di oggi.
Don Giovanni è fresco di stampa il secondo volume “Nella vignetta del Signore”, edito da Ancora. Dove ci porterà questa volta la sua ironia?
Il secondo libro più che un “sequel” è un “prequel” come si dice nel linguaggio delle saghe cinematografiche. Ci porta a tutto quello che è successo prima della storia di Gesù, cioè in quello che è chiamato “Antico Testamento”. Se nel primo libro ho provato a sorridere con le vicende evangeliche, qui ho provato a farlo con la grande storia dalla Creazione in poi.
Come è nata l’idea di raccontare con il sorriso l’Antico Testamento? Cosa ci vuole trasmettere...
L’idea è nata insieme sempre all’amico Lorenzo Galliani con il quale è nato il primo libro. Ci siamo chiesti se si poteva ripetere questo sguardo ironico sulla storia biblica magari andando indietro. La Bibbia è ricchissima di storie di uomini e donne a confronto con la rivelazione che fa Dio di se, una storia che parla anche alla nostra oggi, e quindi sulla quale si può riflettere anche in modo ironico.
Abbiamo apprezzato e condiviso il suo primo volume “Nella vignetta del Signore. Il Vangelo disegnato con il sorriso”. Un volume che si propone di risvegliare la fede e spolverare il Vangelo...
Anche questo lavoro sull’Antico Testamento nasce da un grande amore per la Bibbia così come c’era per le vignette sul Vangelo. Le mie vignette sono vignette di un credente che in quella storia rivelata vede un punto di riferimento attuale. Quindi anche la Bibbia antica va tirata fuori dagli scaffali polverosi dove spesso la releghiamo.
Questo suo laboratorio pastorale nasce dalla passione per il disegno, che ha sin da piccolo, e a una buona dose di ironia. È la prova reale che si può evangelizzare con il sorriso?
Disegnare è la mia passione fin da piccolo e quindi non poteva non entrare anche nella mia missione come cristiano e come presbitero. Facevo vignette sui professori al liceo e poi anche in seminario. È un modo per sorridere e guardare alla vita in modo serio ma non serioso e triste. La Bibbia è una cosa seria ma non triste anche perché ha come protagonista il Dio della vita, quindi l’evangelizzazione non deve fare rima con tristezza, mai!
Questa missione di evangelizzazione è ben riuscita visto che le sue vignette sono condivise da migliaia di utenti sui canali social e anche sui giornali cattolici, come il nostro...per lei è uno stimolo in più per proseguire questo servizio al Vangelo con più entusiasmo?
Indubbiamente mi fa piacere vedere che i miei disegni piacciono e sono utili per chi li condivide. La condivisione è un canale a due direzioni, quindi anche io vengo raggiunto dalle persone e stimolato a pensare e disegnare nuove vignette.
Qual è la sua fonte d’ispirazione?
Per le vignette sul Vangelo e la Bibbia in generale ovviamente la fonte di ispirazione è il testo e la storia che racconta. L’ispirazione viene anche dall’osservazione di quel che capita nella mia vita come parroco e anche da quel che capita nel mondo. Cerco con la mia vignetta di fare un ponte ironico tra storia sacra e storia attuale.
Quanto tempo occorre per disegnare una vignetta?
Dipende dal disegno quanto è complesso e io essendo un po’ pigro cerco di farlo meno complesso possibile, e questo è anche un modo per rendere la vignetta più fulminante e incisiva. Diciamo che tra i 20 minuti e l’ora, mettendo anche in conto correzioni successive.
In questa avventura vediamo coinvolto anche Lorenzo Galliani. Quale supporto offre al suo lavoro?
Lorenzo è un amico che ho conosciuto proprio grazie alle mie vignette condivise sul web. Prima sul mio blog personale che curo da 13 anni (www.gioba.it) e poi sui social come Facebook e Instagram che danno ovviamente più visibilità. Lorenzo mi ha chiamato chiedendomi se esisteva un libro delle mie vignette. Avendogli risposto che non c’era e non ci avevo pensato, si è proposto di farlo insieme. È nato il libro e l’amicizia.
Le sue vignette fanno sicuramente ridere, sorridere e riflettere. Cosa ci regalerà ancora?
Ho voglia di continuare a disegnare e attraverso questo mio piccolo lavoro incontrare e condividere esperienze con altre persone, altre comunità. E’ questa la cosa più bella che mi ritorna. È come la conoscenza e la collaborazione con il vostro giornale. E tutto questo fa sorridere anche il mio cuore.
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