Cosenza: iniziare subito a programmare per la prossima stagione

Rilassarsi sì ma neanche troppo.
Perché, dopo la clamorosa salvezza diretta, in vacanza è meglio andarci avendo programmato il domani, senza rinviare patti, accordi, strategie.
Ora è il momento di pensare al futuro prossimo, che vedrà il Cosenza disputare per il terzo consecutivo la prestigiosa serie cadetta. La salvezza conquistata dai lupi, capitanati da un gagliardo mister Occhiuzzi non può e non deve nascondere improvvisazioni, errori e deficienze di questa stagione. Se la salvezza ai più pareva una chimera, se il Cosenza ha occupato per buona parte del campionato gli ultimi gradini della graduatoria, se la salvezza è arrivata al fotofinish e al cardiopalma, qualcosa non è stato fatto per bene.
Non c'è nulla di male ad ammettere di aver sbagliato, ma l'importante è fare tesoro tutte le esperienze.
In un'azienda se si vogliono raggiungere i risultati bisogna investire con i tempi e le modalità giuste. Ora è il momento di agire per disputare un campionato diverso, che non costringa a sperare in una particolare alchimia di risultati, perché quest'anno è andata bene: ma un domani?!
Investire per investire. In termini economici, di strategie contrattuali, in termini di prospettive.
Iniziamo a leggere i primi nomi di mercato, in entrata e in uscita, ma le intenzioni quali sono? Che tipo di campionato il Cosenza vorrà fare? E perché un calciatore dovrebbe scegliere Cosenza? 
La vera domanda che vorremmo fare alla dirigenza rossoblú è: il Cosenza sul mercato può competere da ora, da fine agosto o addirittura a metà settembre o a campionato iniziato?
Quale il budget a disposizione per il prossimo mercato? C'è un planning aziendale/sportivo con il quale può immaginarsi l'orizzonte del Cosenza?
Sono state troppe le difficoltà a più livelli vissute quest'anno, condite da affermazioni e decisioni almeno frettolose, se non errate.
Perché un giocatore dovrebbe scegliere Reggio o Salerno e non la maglia rossoblú?
Non interessa neanche sapere se per il presidente Guarascio questa avventura calcistica lo coinvolga e quanto. Interessa piuttosto capire quanto voglia essere imprenditore e quanto voglia alzare l'asticella e farlo con i tempi giusti.
Una casa si costruisce dalle fondamenta e un'impresa dalle risorse. Investire significa progettare, darsi una stabilità e ciò, dal punto di vista tecnico, è avere calciatori di proprietà, perché il calcio attuale si gioca sulla forza contrattuale, e non dei presidenti, quanto dei calciatori. Dopo una stagione del genere, un segnale sarebbe stato già tenere Riviere e Asencio, come lo sarebbe stato l'anno scorso convincere Tutino e Palmiero a rimanere in Calabria. Quali argomenti il Cosenza mette sul piatto dei giocatori che possono davvero aiutare la squadra a conseguire i risultati sperati?
L'esito finale di un campionato non lo ha in tasca nessuno, ma di solito quando si progetta per bene le soddisfazioni arrivano.