Riecco le Coppe europee

Rieccole. Affascinanti e spesso letali, le coppe europee scandiscono ormai la stagione calcistica in maniera molto più invasiva dei campionati nazionali, maturando ormai tra i tifosi, la consapevolezza, che il titolo continentale rappresenti la vera scala di valori con cui i grandi club debbano presto o tardi misurarsi. Ricomincia la Champions League e, per la prima volta, da molti anni vede ai nastri di partenza come favorita assoluta un’italiana: è naturalmente la Juventus che dopo una campagna acquisti faraonica punta senza mezzi termini in queste edizione alla conquista della Coppa “dalle grandi orecchie”, un traguardo quasi sempre stregato in passato per il club bianconero.
Lo score storico, infatti, parla chiaro: la “Fidanzata d’Italia”, a fronte dei suoi 32 scudetti (più i due revocati) e una miriade di partecipazione nel torneo dell’Europa che conta, ha racimolato solo due successi in otto finali. Poca roba rispetto alle 7 Champions sollevate, per esempio, dal Milan, che pure in Italia ha poco più della metà dei titoli nazionali rispetto alla Juve. Così da Andrea Agnelli a Marotta, da Paratici ad Allegri è partita la parola d’ordine: quella coppa non può sfuggirci, anche se dovranno fare i conti con i soliti noti: il Real di Cristiano Ronaldo fresco vincitore dell’“Undecima” nella notte di San Siro, il Barcellona di Messi assetato di rivincite, il Bayern che con Ancelotti come talismano in panca (2 Champions da giocatore, 3 da allenatore) punta a dimenticare gli assalti a vuoto alla coppa di Guardiola, che però oggi, emigrato dagli sceicchi del Manchester City, ha ancora tanta voglia di dimostrare che l’epopea blaugrana può sempre ripetersi.
Dietro ai favoriti un Napoli che a fari spenti e forte di un sorteggio nei gironi non trascendentale può avanzare abbastanza agevolmente fino agli ottavi, nonostante sia orfano di Higuain.
Ma anche in Europa League le italiane partono per “far male”. A cominciare dalla Roma, uscita malconcia dai playoff di Champions col Porto ma che ha pur sempre una delle rose più competitive dell’intera competizione che quest’anno vede come favorito di rigore il Manchester United-monstre di Mourinho, con Pogba in regìa e Ibrahimovic al centro dell’attacco. Anche l’Inter con gli acquisti piazzati nell’ultima settimana di mercato potrà dar fastidio, anche se la sensazione è che l’obiettivo vero per i nerazzurri quest’anno sia riconquistare la qualificazione Champions. La Fiorentina è pronta a dar battaglia, così come l’esordiente Sassuolo che si è già sbarazzato agevolmente nei preliminari di Lucerna e Stella Rossa: la “Banda Di Francesco” rappresenta la più bella sorpresa del nostro calcio e la sensazione è che prima di venire eliminato, venderà molto cara la pelle.
Intanto all’orizzonte una bella notizia per il nostro calcio: se il ranking attuale verrà confermato, cambiando le regole nel 2018, tra due anni ci ritroveremo nuovamente quattro squadre in lizza per la Champions League, tutte qualificate direttamente ai gironi, senza la maledizione dei playoff, costato così caro ai nostri club negli ultimi anni: a quel punto, se giocheremo bene le nostre carte, l’Europa dovrà tornare ad essere un “affare italiano”.