Territorio
stampa

Gerardo Fortino espone i colori dell’amore

Scatti in diverse parti del mondo, ma accomunati da un abbraccio universale

Gerardo Fortino espone i colori dell’amore

Una delle sale del Gran Caffè Renzelli, del centro storico di Cosenza, si è trasformata in uno spazio ricco di scatti, colori, forme provenienti da Kenya, Tanzania, villaggi Masai e Nuova Delhi. Unendo l’arte di Gerardo Fortino, fotografo e fotoreporter cosentino; e le competenze iconografiche di Raffaella Buccieri, critico e storico dell’arte, la mostra “Da MADRE in FIGLIO, i colori dell’amore” è partita il 15 Ottobre, e continuerà fino al 6 Gennaio. Nei suoi lunghi viaggi Fortino è riuscito a catturare momenti, abitudini, ma soprattutto sorrisi di donne e bambini, madri e figli, avvolti in atteggiamenti diversi ma allo stesso tempo comuni, in un unico grande abbraccio universale. I suoi scatti hanno viaggiato in lungo e in largo in varie regioni del continente africano, e soggetto protagonista a parte, le sue immagini presentano un vivace sfondo sfumato, che in qualche modo rievoca le tonalità impressionistiche di Van Gogh. Fortino si è spostato anche in Asia, catturando sguardi, attimi di ordinaria quotidianità ma che, al loro interno, celano un variegato universo d’amore. “Il titolo viene dall’idea di Raffaella.” – commenta Gerardo Fortino – “Dopo che ci siamo incontrati abbiamo cominciato a capire se fosse stato possibile costruire insieme qualcosa, così le ho proposto la mia collezione di opere fotografiche, lasciando a lei la scelta di quelle che potevano essere tra le più significative. L’idea nasce dal poter mettere a confronto due mondi, la forza della maternità e l’aspetto giovanile, dell’infanzia; è un po’ come mettere a nudo sé stessi, guardarsi e capire come altri giovani e altri ragazzi vivono in contesti completamente diversi da come li viviamo noi.” In una delle foto esposte, si intravede un bambino con in mano una valigia; scatto altamente emblematico, come gli altri, viene dalle baraccopoli di Dandora, nei pressi di Nairobi, in Kenya. Il bambino trova la valigia, la guarda ma non c’è nulla, ma ciononostante la prende e la porta con sé; il bambino tiene particolarmente stretta la valigia, quasi a voler creare e proteggere un sogno, incamminandosi verso un ignoto viaggio. “Gerardo lavora molto sul ritratto, e il ritratto è uno dei punti chiave della sua fotografia, perché punta sull’espressività dei volti.” – dichiara Raffaella Buccieri – “Cerca poi di fare i suoi scatti in momenti molto particolari, con altrettante particolari espressività, quindi l’occhio e l’obiettivo della macchina diventano un filtro che trasmettono quell’emozione che Gerardo prova, nel momento in cui va a raffigurare queste immagini. Questo filtro arriva al fruitore, che poi lo va a incanalare nella sua interiorità, a seconda della sfera sensibile individuale. A livello di immagine, lui gioca moltissimo proprio sul tema del ritratto, che poi diventa un pretesto per presentare contesti urbani e paesaggistici; nel caso della madre Masai si possono vedere questi luoghi selvaggi che sembrano quasi un dipinto. Gli scorci urbani sono poi quelli che ci fanno capire la differenza dei contesti, l’abbraccio materno è uguale a tutte le latitudini, ma si realizza in contesti urbani differenti. Un altro emblema importante è il quadro ‘Timidezza’, dove si vede questa bambina posta tra l’incertezza e una forte espressività tirata fuori con i giochi di luce, come se volesse comunicare a Gerardo qualcosa”. Un particolare di questi scatti, è il fatto che sono stati fatti da molto lontano, e senza che i soggetti se ne accorgessero; nel momento in cui Gerardo Fortino trova il momento giusto, guidato dall’ispirazione, posiziona l’obiettivo nel punto d’appoggio più vicino, e preme il pulsante.

Gerardo Fortino espone i colori dell’amore
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento