Rende. I Carabinieri dell'arte in visita al Liceo De Vincenti
Bartolo Taglietti Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cosenza racconta l'azione dei TPC agli studenti
“Quando l’azione di noi Carabienieri della cultura arriva alla sanzione del cittadino, significa che c’è necessità di educare alla prevenzione con maggiore incisività a partire dalle Scuole. Un’autentica sensibilizzazione alla tutela del bene culturale passa, infatti, attraverso le esperienze vissute proprio tra i banchi di scuola. Educare i giovani alla cultura della legalità, a partire dalla tutela e dal rispetto del nostro immenso patrimonio storico e artistico, significa salvare la nostra storia e la nostra identità”. Con queste parole il capitano Bartolo Taglietti, comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri (TPC) di Cosenza, ha totalmente catturato l’attenzione degli studenti del Liceo delle Scienze Umane a opzione economico-sociale “M. T. De Vincenti” di Rende, emozionandoli e coinvolgendoli, in un momento storico critico e difficile per i nostri giovani, "confinati" dietro ad aule virtuali.
L’incontro, infatti, si è svolto questa mattina tramite la piattaforma di Istituto. Ad aprire i lavori la Coordinatrice delle attività didattiche ed educative, prof.ssa Immacolata Gigliotti, nell’ambito del progetto scolastico ispirato alla pubblicazione del generale di Brigata dei TPC, Roberto Riccardi, intitolato Detective dell’arte, Dai Monuments Men ai Carabinieri dell’arte.
Ma la tecnologia, oggi, è indispensabile non solo per mantenere attiva la relazione educativa e a garantire il diritto all'istruzione, ma anche per supportare l’intelligenza investigativa dei “Monuments Men della cultura”, cioè i nostri Carabinieri: “La tecnologia ci è d’aiuto per il recupero di beni culturali trafugati: fiore all’occhiello dei TPC è ‘la banca dati dei beni culturali sottratti illecitamente’ contenente le immagini e le descrizioni dei beni rubati e non ancora ritrovati. Un unicum al mondo. Grazie all’app i-TPC gratuita, inoltre, ogni cittadino può aiutarci nel ritrovamento di opere ‘sparite’. Qui, nel Nucleo di Cosenza, abbiamo due specialisti che operano con grande competenza e attenzione contribuendo all’arricchimento della banca dati generale, il maresciallo maggiore Marco Manfredi e l’appuntato scelto Carlo Ferraro, la cui azione è incisiva”. Il lavoro di squadra è, ancora, una volta fondamentale per ogni operazione destinata ad andare a buon fine.
Il comandante Taglietti ha mostrato, durante il dialogo con i nostri allievi, video istituzionali e operativi, che hanno destato curiosità e stupore, tra studenti e docenti, facendo concretamente vedere come operano i Carabinieri nelle delicatissime operazioni di recupero e, purtroppo, anche i loro antagonisti: i tombaroli. Il comandante Bartolo Taglietti ha sottolineato l’importanza dell’istruzione e dell’educazione alla cultura della bellezza, soprattutto, in questi tempi in cui i giovani sono posti sottopressione, incoraggiandoli a non cedere allo sconforto.
“Mi è piaciuto moltissimo l’incontro con il Comandante Taglietti – dice Giulia Corbo della classe III A – perché è riuscito a farci comprendere davvero il concetto di bene culturale, come va tutelato, custodito e difeso. È stato molto interessante comprendere il delicato, costante e 'silenzioso' lavoro dei Carabinieri, ‘investigatori’ impegnati nel recupero dei beni trafugati e l’attenta attività degli uomini dei TPC nel riconoscere reperti di valore storico-artistico da falsi o da copie. Ho apprezzato, soprattutto, il modo in cui ha interagito con noi studenti, sciogliendo tutti i nostri dubbi e le nostre perplessità, aiutandoci a capire com’è ricca la nostra Italia di un patrimonio artistico e culturale che appartiene a ognuno di noi”. Quando l’istruzione si unisce alla competenza di chi, ogni giorno a testa bassa ma con sguardo fiero opera al servizio dello Stato, per portare legalità e speranza per un domani migliore, allora davvero si è vissuta 'un’ora lezione' indelebile nei ricordi nei nostri allievi.
In foto: il Comandante Bartolo Taglietti dei TPC di Cosenza e la preside, professoressa Immacolata Gigliotti.
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