Scontro treni in Puglia: Occhiuto (pres. comm. Mezzogiorno Anci), “Tragedia riapre la questione meridionale”
Sulla vicenda interviene come presidente della Commissione Anci il sindaco di Cosenza
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“La tragedia ferroviaria di Andria riapre con drammatica lucidità la questione meridionale e la solitudine e la marginalità dei Comuni dinanzi alle emergenze del Paese. È soprattutto un disastro umano. Inconcepibile, inaccettabile. Ma è anche un disastro d’immagine e di sicurezza per il Paese intero, per il suo turismo, per le sue attività produttive, per il suo ranking internazionale”. Lo scrive Mario Occhiuto, presidente della Commissione Mezzogiorno e coesione strutturale dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e sindaco di Cosenza, in seguito all’incidente ferroviario avvenuto in Puglia. “Mi sento di lanciare un appello a tutti i sindaci del Mezzogiorno: va aperta una nuova fase di elaborazione, condivisione e scambio di progettualità sulle nuove politiche del Sud – scrive Occhiuto – auspicando che i sindaci del Mezzogiorno ripropongano “la questione del ritardo infrastrutturale come la vera emergenza del Paese intero”. “Vanno benissimo le infrastrutture immateriali, assolutamente irrinunciabili banda larga e agende digitali. Ma qui ora esiste un’emergenza sicurezza che non riguarda solo i trasporti” – scrive Occhiuto, che richiama l’emergenza sanitaria e cita anche il tema dell’immigrazione. “Ci sono tre grandi questioni da porre sul tappeto e devono farlo i sindaci, direttamente e attraverso l’Anci: dissesto idrogeologico, trasporti e rischio sismico devono diventare l’agenda strutturale del Rinascimento del Sud e di tutti i governi nazionali che si alterneranno alla guida del Paese”. Il sindaco invita “le città del Sud” a “ritrovare le ragioni di un’intesa che è politica ma soprattutto strategica per lo sviluppo di lungo periodo dei nostri territori”.
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