Visita alla piccola cappella di Plessis Lez Tours
Francesco di Paola, “uomo e santo”, lascia la sua impronta anche in Francia
La fortuna di essere nato a Parigi e di avere lì, ancora, la mia famiglia di origine, mi offre l’opportunità di visitare un luogo ameno: la cappella e dintorni di Plessis Lez Tours. Insieme a Marco, calabrese residente, nella mattina del 3 maggio, ci rechiamo nel comune di La Riche a Plessis lez Tours. Veniamo benevolmente accolti da Don Stephano Jeanson, una persona serafica e mite, noto sacerdote per il suo grande carisma ed impegno come confessore. Questi ci accompagna alla cappella, e ci narra, con tono umile ma curato nei dettagli, del periodo vissuto, in questa isola di pace, dal nostro Santo di Paola. Immersa nel verde dei giardini francesi, a Plessis-lez-tours risiede, la tomba di San Francesco che costituisce uno straordinario luogo di fede e cultura tanto per la Calabria quanto per la Francia, in grado di unire nella devozione attorno alla vita e alle opere del Santo. Non tutti sanno della Tomba di San Francesco di Paola in Francia a Plessis-lez-Tours, dove: «dopo aver trascorso gli ultimi anni in serena solitudine» il fondatore dell’ordine dei Minimi muore a Plessis-lez-Tours il 2 aprile 1507 ma il suo corpo incorrotto, nel 1562, viene bruciato dagli ugonotti eretici. A causa dell’incendio sono rimaste poche reliquie, conservate in massima parte nel convento di Paola. San Francesco di Paola, noto per diversi miracoli e guarigioni, si reca in Francia nel 1483. Luigi XI essendo profondamente malato, chiede a Papa Sisto IV di convincere San Francesco a guarirlo, e così il Santo calabrese si reca a Plessis-lez-Tours per visitare il sovrano in fin di vita. L’incontro con Francesco si dimostra per Luigi XI una rivelazione, tanto che il re perde la sua rigidità e si converte. La permanenza di San Francesco in Francia non si limita solo alla corte di Luigi XI, ma anche a quella del suo successore Carlo VIII, pertanto il fondatore dell’Ordine dei Minimi muore a Plessis-lez-Tours dove gli viene dedicata una cappella. Attualmente nella suddetta Cappella non si celebrano né messe né festività ma si può visitare e quivi pregare. Il convento, sempre nella zona, è in stato di decadenza a causa della mancanza di fondi necessari per poterlo ristrutturare. In questo luogo di pace, che profuma di paradiso, la cappellina presenta una forma inconsueta: è un vero chiostro (proprio così! In quanto la parte ora inesistente è andata distrutta). Nelle facciate laterali e in quella posteriore, ci sono delle vetrate colorate in mosaico, che permettono di illuminare l’interno, e che rappresentano alcuni eventi della vita del Santo in paese straniero. Lo stile architettonico utilizzato è piuttosto neo-gotico, molto stilizzato: al centro, dell’abitacolo ampio più o meno 50m2 ,con uno scavo nel pavimento in tufo, incorniciata da un telaio in legno e una teca protettiva, si trova la tomba del Santo. Il telaio presenta, a basso rilievo, il volto del santo calabrese con la scritta in francese Saint François de Paule e intarsiati ai lati il suo motto per eccellenza “Caritas” e i nomi “Jhesus-Maria”, il cilicio, le croci e il bastone (simboli che ci inducono a pensare allo stile di vita vissuta per Cristo nell’abnegazione di ciò che di mondano girava intorno a lui). Altro importante documento, quivi salvato, è la bolla papale: una pergamena manoscritta in lingua latina che testimonia la sua canonizzazione, ed altresì un’epigrafe, anch’essa in latino, sistemata su una parete interna, datata 12 ottobre 1652 (non completamente leggibile), dedicata, al santo, da papa Innocenzo X, come riconoscimento dell’ordine monastico da lui creato. La resistenza nel tempo della cappella, come sopra accennato, ancora meta di fedeli, si può definire un vero miracolo del Santo! Un’esperienza veramente meravigliosa! A Plessis lez Tours si vive in “un’altra dimensione”, gli orti, coltivati nei dintorni e molto curati, sono un vero fiore all’occhiello della zona. Il luogo affascina ogni visitatore per la naturale bellezza …qui il tempo si ferma e tutto profuma …e lo spirito si esala a Dio nostro creatore!
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