Chiesa

Mons. Oleksandr Yazlovetskiy, vescovo ausiliare di Kiev-Zhytomyr e presidente della Caritas-Spes: “Chiederei con fervore alle persone di buona volontà e alle persone di fede di accogliere questo messaggio del Papa e rispondere alla sua proposta di vivere questa giornata in preghiera e soprattutto in digiuno. Noi qui, in questa terra, sentiamo i frutti e le conseguenze di questo corale sforzo nel chiedere a Dio il dono della pace. Di questo abbiamo bisogno e ne siamo profondamente grati!”.

L'arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, nella conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente della Cei, a Roma, si è soffermato con i giornalisti su temi come lo ius scholae, la pace, il Cammino sinodale, la riforma della Cei, le violenze in famiglia, l'Europa, l'ambiente. Tra gli impegni, "diffondere una cultura che non si rassegni alla guerra"

All’ordine del giorno anche l’approvazione della bozza di schema del documento sull’Insegnamento della Religione Cattolica (Irc) preparata dalla Commissione Episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università

La nota "Regina della Pace" afferma che i presunti veggenti "non sono più da percepire come mediatori centrali" e parla di "proposta spirituale". Utilizzata l'espressione "presunti messaggi", sottolineando che a Medjugorie "i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace”

Il Santo Padre nell'udienza di oggi ha ripercorso le tappe del "viaggio memorabile" in Asia e Oceania. "Ringrazio il Signore che mi ha concesso di fare da vecchio Papa quello che avrei voluto fare da giovane gesuita"

Otto secoli fa, sul monte della Verna, Francesco di Assisi riceveva le stimmate: secondo le parole di Bonaventura da Bagnoregio, “nelle sue mani e nei suoi piedi, incominciarono ad apparire segni di chiodi”. Un episodio che ha ispirato grandi artisti, come Giotto, o (forse) Coppo di Marcovaldo nella Pala Bardi a Firenze, il Maestro di san Francesco nella basilica inferiore di Assisi, o Bonaventura Berlinghieri nella chiesa di san Francesco a Pescia.

Presentata in sala stampa vaticana la fase conclusiva del Sinodo dei vescovi, in programma dal 2 al 27 ottobre in Vaticano. Tra le novità: la Veglia penitenziale presieduta dal Papa il 1° ottobre e quattro forum teologico-pastorali. Da 12 a 16 i delegati fraterni.

Si svolgerà domani la diciassettesima edizione del Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia, un appuntamento spirituale che coinvolgerà  contemporaneamente i fedeli nei santuari mariani di Pompei e Loreto. L’iniziativa, promossa dal Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns), si svolge in collaborazione con le Prelature pontificie dei due santuari, l’Ufficio nazionale per la Pastorale familiare della Cei e il Forum delle associazioni familiari, con il patrocinio dei comuni di Scafati, Pompei e Loreto. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è ispirato alle parole di Maria nel Vangelo: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5b). Alla vigilia di questo importante evento il Sir ha intervistato Giuseppe Contaldo, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo.

Giorgio La Pira (1904-1977), luminoso testimone di santità laicale, aveva una grande stima per i monasteri di clausura. Vedeva i monaci e le monache come “parafulmini” dell’umanità attraverso la loro preghiera di intercessione. Ho sempre sostenuto che i monaci non sono gli specialisti della preghiera perché essa è di tutti i battezzati. Ma come monaco, ho sentito molto forte questo aspetto dell’intercessione per tutti nella mia vocazione al cuore della Chiesa e del mondo.

Se diamo uno sguardo alla Scrittura ci accorgiamo subito che la preghiera di intercessione è una delle forme di orazione più presente nella fede del pio israelita. I Salmi sono 150 preghiere ispirate, molte delle quali sono di intercessione per chiedere al Signore che intervenga, benedica, custodisca e a volte persino punisca le malvagità degli uomini.

Il prossimo 10 settembre la Giordania torna alle urne per eleggere i 130 membri del parlamento. Un appuntamento carico di significato anche alla luce del clima di tensione che si è aggravato con la guerra a Gaza, le cui ripercussioni si fanno sentire sul regno Hashemita sia sul piano politico interno che a livello di politica estera. Il patriarca latino di Gerusalemme ha inviato un messaggio ai fedeli cristiani del Paese per esortarli ad andare a votare.

Papa Francesco ha interrotto il consueto ciclo di catechesi per dedicare la catechesi odierna al dramma dei migranti. Al termine, un appello affinché il Signore "dia pace ai tanti paesi in guerra".