O l’uomo esplora l’Oltre o si estingue
L’uomo è un essere
trascendente. Trascende
da se e desidera
andare oltre
se stesso. L’uomo è
un cercatore
“E Dio fece la luce minore
per regolare la notte (Genesi
1,16)… Quando Neil Armstrong
e Buzz Aldrin toccarono
il suolo lunare, il 20 luglio
1969, fecero quello che ogni
turista entusiasta avrebbe fatto:
scattarono centinaia di foto.
Non ci fu la possibilità del selfie
e se Neil fu il primo a scendere
dopo la lunga diatriba, è
anche vero che non ci sono sue
immagini di Amstrong. Qualcuno
dice per ripicca, qualche
altro perché interrotti dalla telefonata
del presidente. Molte
di esse, però, sono passate alla
storia per documentare che
mostrano quei momenti con
incredibile dettaglio. Basta
fare una buona ricerca sui siti
specializzati e soprattutto su
quelli di divulgazione scientifica
oltre a quelli della Nasa.
Ma perché l’uomo è andato
sulla, perché ci vuole tornare
? Perché vuole conquistare gli
spazi siderali a rischio della
vita e con l’impiego di ingenti
risorse ? Perché l’uomo è fatto
per la ricerca. L’uomo è un essere
trascendente. Trascende
da sé e desidera andare oltre
se stesso. L’uomo è un cercatore,
per curiosità o per studio,
per sogno o voglia di avventura,
per strategia e calcolo
o per supremazia. O l’uomo
esplora o si estingue. Stimolo
religioso e missionario, voglia
di conquista e di scoperta,
spingono ad andare oltre
le colonne d’Ercole degli orizzonti
nuovi. Balzo, dopo balzo,
come quello sulla luna, l’uomo
scopre con meraviglia quanto
scritto nel libro dell’Universo,
scritto direttamente dal dito
di Dio. L’uomo ha scoperto la
Luna perché ha la capacità di
alzare lo sguardo, di andare
oltre le invalicabili montagne
e gli inesplorati cieli. “Veniamo
in pace dal pianeta terra”
hanno lasciato scritto su una
targa gli astronauti che hanno
conquistato la luna. Solo la
ricerca sincera dell’incontro,
il desiderio di costruire ponti
di conoscenza condito da un
profondo rispetto per l’altro,
meraviglia e stupore per le
creature, coscienza di fraternità
di un legame universale, ci
farà calpestare con delicatezza
questi luoghi “santi”, pezzi di
un giardino non nostro, che il
Signore ci ha chiamati a custodirlo.
Laudato sii mi Signore per
sorella Luna, bella e piena di
splendore, che insieme alle
stelle illumina le notti e ci ricorda
che nessuna tenebra
può vincere la luce del Sole
che splende nel Cielo e si riflette
sulla terra per ciascuno
uomo.
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