Commento al Vangelo
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Lasciamoci toccare con tenerezza da Dio

La parola chiave di questa domenica è “Spirito”

Lasciamoci toccare con tenerezza da Dio

Cinquanta giorni dopo la Pasqua, la Chiesa celebra la Solennità della Pentecoste che porta a compimento il tempo pasquale. La parola chiave di questa domenica è ovviamente Spirito. Infatti, con la Pentecoste facciamo memoria della discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Undici riuniti nel cenacolo. Al contempo, però, rinnoviamo la nostra vita nello Spirito, che ha avuto inizio nel giorno del nostro battesimo. La parola spirito indica tutto ciò che è intangibile e invisibile, rimanda all’idea del soffio e della leggerezza. Per noi credenti lo Spirito Santo è la terza persona della Santissima Trinità. È la presenza discreta di Dio, di cui si percepiscono gli effetti, come avviene per il vento, che non si vede in sé ma nelle conseguenze che la sua presenza determina. Lo Spirito è il tocco tenero e leggero di Dio, che lavora con discrezione sugli uomini affinché sempre più credano in lui. È chiamato anche Paraclito, ovvero Avvocato, perché difende dalle insidie del maligno, ma ancor di più perché egli comunica agli uomini le cose di Dio. Nella confusione delle tante parole che assordano la nostra vita, lo Spirito Santo ci ricorda quale sia l’unica parola degna di fiducia. Sono molteplici i segni della presenza dello Spirito Santo nella vita dell’uomo. La celebre sequenza di Pentecoste ne sintetizza alcuni. Il brano del Vangelo odierno ne mette in evidenza uno: la testimonianza. L’uomo guidato dallo Spirito Santo diviene testimone del Cristo. Ciò è possibile perché lo Sprito Santo aiuta l’uomo a fare esperienza concreta di Dio. Lo Spirito Santo, infatti, introduce nella relazione con il Signore mediante il cammino di santificazione che produce nella vita dell’uomo. Tutta l’azione della Chiesa è sostenuta dall’azione santificatrice dello Spirito Santo. Il frutto più concerto dello Spirito è la santità. Poi, lo Spirito cammina accanto all’uomo e lo accompagna con la sua presenza consolatoria. Lo Spirito ricorda all’uomo che non è mai solo e che la sua vita è sotto lo sguardo paterno di Dio. Infine, lo Spirito Santo rinnova la vita della Chiesa suscitando sempre nuovi percorsi per annunciare a tutti il Vangelo. Cari amici, la Pentecoste è la Pasqua dello Spirito, la festa di ogni battezzato chiamato a testimoniare Cristo nella ordinarietà della propria esistenza. È la festa della Chiesa che guidata dallo Spirito inizia la propria missione di annuncio. Chiediamo allo Spirito di sostenere i nostri passi per sperimentare la sua dolce presenza, specialmente nei momenti di difficoltà. 

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