Giacomo il Giusto, la figura dell'apostolo detto "Minore"
Sarà presentato domenica 30 dicembre a Mendicino nella Chiesa di Cristo Salvatore alle 19
![Il nuovo volume del nostro direttore nella collana "I Dodici" Il nuovo volume del nostro direttore nella collana "I Dodici"](/var/paroladivita/storage/images/territorio/il-nuovo-volume-del-nostro-direttore-nella-collana-i-dodici/2273547-1-ita-IT/Il-nuovo-volume-del-nostro-direttore-nella-collana-I-Dodici_articleimage.png)
Giacomo di Alfeo, detto il “Minore”, per distinguerlo dal fratello di Giovanni, guidò la Chiesa di Gerusalemme dopo la morte di Giacomo il Maggiore e la partenza di Pietro. Ebbe una posizione di rilievo fra gli Apostoli e gli è attribuita una Lettera del canone biblico che evidenzia il forte legame della fede con le opere come traduzione ed incarnazione del Vangelo della Misericordia:“come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede
senza le opere è morta” (Gc 2,26).
Uomo giusto, tra gli studiosi è ancora aperta la questione Giacomo “il fratello del Signore”; papa Benedetto XVI nella sua catechesi ci ricorda che l’apostolo “ci insegna a non presumere di pianificare la nostra vita in maniera autonoma e interessata, ma a fare spazio all’imperscrutabile volontà di Dio, che conosce il vero bene per noi”. Secondo la tradizione è stato lapidato nel 62 d.C. In questo ottavo volume della collana “I Dodici”, il discepolo è presentato secondo un percorso storico, esegetico e artistico; nella seconda parte l’autore offre una lettura spirituale e romanzata della vita fondata sul dato biblico e le rilevanze della tradizione. In copertina un dipinto di Camillo Procaccini mostra l’Apostolo nel suo Martirio.
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