Attualità

L'avvio della "fase due" dovrà essere graduale, gestito con prudenza e accompagnato da un piano di test allargati e mirati e  da una strategia di tracciamento individuale per limitare i contagi. Lo dice in un'intervista al Sir il consigliere del ministro della Salute mentre è atteso nei prossimi giorni il nuovo Dpcm con le misure del governo per l’emergenza.

A colloquio con il magistrato napoletano, esperto di criminalità economica, fino allo scorso ottobre presidente dell'Autorità  nazionale anti corruzione. Raffaele Cantone esamina con il Sir la situazione contingente del nostro Paese e riflette su lavoro, criminalità organizzata, emergenza e condizione delle famiglie, soprattutto al Sud: "Bisogna fare in modo che questi aiuti finanziari destinati alla ripresa dell’economia e alla tutela del lavoro, giungano davvero a chi ne ha veramente bisogno, senza intermediazioni clientelari".

Sedici casi e due morti, una città, Mnin (Damasco) in quarantena: la Siria cerca di arginare il Coronavirus. Emanate severe restrizioni fino al coprifuoco che per questo week end (oggi e domani) è stato esteso da mezzogiorno alle 6 del mattino. L'allarme dell'Oms: "il sistema sanitario siriano è attivo al 50% a causa della guerra. Mancano dispositivi di protezione e ventilatori polmonari. Le sanzioni ostacolano il lavoro". L'impegno del nunzio apostolico, il card. Zenari e della Fondazione Avsi, in prima linea con il progetto "Ospedali Aperti"

L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, ha inviato al presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e a quello della Camera, Roberto Fico, la “Relazione al Parlamento 2019”. "Le limitazioni, seppure nate per tutelare il diritto alla salute pubblica, finiscono per avere un impatto importante su bambini e ragazzi e per questo impongono alle istituzioni e alla comunità di attivarsi per trovare soluzioni che tengano conto anche dei diritti dei più piccoli”.

La Federazione Italiana Organismi per le Persone senza dimora, sollecita l’attenzione delle istituzioni nazionali e degli organi competenti a livello locale a rafforzare le misure di tutela sanitaria per le persone senza dimora e a garantire adeguati sistemi di sorveglianza sanitaria agli operatori sociali coinvolti nell’erogazione di servizi e di attività straordinarie, richieste per l’emergenza Covid-19.

Il coronavirus modifica anche le attività all'interno delle comunità terapeutiche, tra nuove limitazioni e la necessità di proseguire l'assistenza. L'esperienza de "Il mandorlo", a Cassano allo Jonio, un centro per consumatori di sostanze psicotrope e persone con patologie psichiche connesse a stati di dipendenza.

Con il fermo delle attività produttive generato dall'emergenza sanitaria ci sono intere categorie di persone e lavoratori che già ora sono diventati poveri. Per evitare di essere travolti da una frana sociale, spiega Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, è quindi necessario intervenire subito con dei “muri di contenimento”. E se i primi interventi del governo vanno nella “giusta direzione”, sono però necessarie più risorse e nuovi strumenti.

La storia di Romeo Trevisan, una delle prime persone ad aver contratto il Covid-19 in Italia: "Ho iniziato ad avvertire un forte cerchio alla testa, male alle gambe e sintomi influenzali molto pronunciati. Mi sono recato in pronto soccorso dove mi hanno fatto il tampone...".

In questa particolare e grave congiuntura storica, siamo costretti a stare a casa e quindi a vivere pienamente il nostro essere famiglia.

C’è un fenomeno nuovo che preoccupa una parte d’Europa, dalla Romania all’Ucraina: è il ritorno nei Paesi di origine degli emigrati, in fuga (questa volta) dai Paesi dell’Europa occidentale, al momento più colpiti dal Coronavirus. Sebbene il Paese abbia chiuso le frontiere, l’Ucraina conta in queste ore 100mila rimpatri. A raccontare al Sir questo fenomeno è Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, che, in stretto contatto con le autorità civili e politiche del Paese, ha messo a disposizione per le persone in quarantena e, in caso, anche per i casi più gravi, le strutture ecclesiastiche, monasteri e seminari della Chiesa.

Se nelle strade, nelle piazze, è calato uno strano silenzio, le giornate si sono dilungate in assenza di occupazioni. Se fuori dalla finestra il frastuono quotidiano si è molto più che attenuato, c’è uno schiamazzo unito ad una profonda crisi di nervi che si produce nel mondo del web, sui principali social networks. Ritrovandoci anche subissati dalle “fake news”. Nelle chat di whatsapp ne continuano a girare in grande quantità e talvolta il governo ha ritenuto doveroso intervenire direttamente per smentirle, tale era la forza penetrativa.

Pubblichiamo la lettera di una delle migliaia di insegnanti impegnate nella didatticha a distanza. In questo momento storico ciò che più manca a noi docenti è il rapporto quotidiano che si instaura in classe con i nostri studenti, è l’aspetto interattivo, le relazioni interpersonali ma, anche se solo in modo virtuale è importante essere presenti e far sentire ai ragazzi la nostra presenza, continuare ad essere per loro dei punti di riferimento

L'emittente della CEI ha incrementato gli appuntamenti religiosi per accompagnare e rendere un servizio a telespettatori e fedeli in questo momento delicato per l’emergenza Coronavirus. La consulente di produzione è la nostra giornalista Debora Ruffolo.