Esperti a lavoro alla Biblioteca Civica
Rinvenute stampe antiche risalenti al Sette-Ottocento
Il tempo ci darà ragione. Il lavoro e l’impegno profuso per riportare agli antichi fasti una delle biblioteche più importanti del meridione daranno frutti dolci. Proseguono gli incontri per illustrare ai soggetti interessati l’avanzamento dei lavori. Il primo incontro, venerdì. A riunirsi il CDA, i rappresentanti del Comune, della Provincia e dell'Accademia Cosentina che hanno visionato lo stato dei lavori portati avanti da un pool di esperti. Lunedì mattina è stata la volta della Commissione Cultura del Comune di Cosenza presieduta da Mimmo Frammartino. Maggioranza e opposizione sono stati testimoni oculari del motivo per il quale si è resa necessaria la chiusura della Biblioteca Civica. Le infiltrazioni e l'umidità rendevano insalubri i locali, si correva il rischio di perdere volumi preziosi. Da due mesi è in corso la sanificazione dell’immenso patrimonio librario, Alma e Biblion sono le due ditte incaricate. Bombole di anidride carbonica per disinfestare i libri da muffe e parassiti, “alcuni libri non si aprivano, dovevano essere dissigillati. Grazie alla sanificazione e alla disinfestazione finalmente possono essere nuovamente fruibili, sarà però necessario un restauro completo, mi riferisco soprattutto alle pergamene. La Soprintendenza ha pianificato un progetto per proseguire con i restauri”, ha spiegato a Pdv il professore Antonio D’Elia, presidente dell’Accademia cosentina. “La sanificazione dei testi non è completata, seguirà una nuova revisione. I volumi sono stati allocati in box killer che verranno aperti dopo 21 giorni, se dovessero essere necessarie altre cure verranno inseriti in altri box affinché tutte le muffe e i parassiti possano essere distrutti. La sanificazione e l’archiviazione dei testi sono tracciabili, ogni settimana Alma e Biblion redigono verbali che inviano al Comune, alla Soprintendenza e all'Accademia. Al termine della sanificazione e della catalogazione, i testi verranno collocati all’interno di scatole ossigenate e da lì partiranno per la Biblioteca Nazionale, l'Archivio di Stato cittadino e altri luoghi dislocati in Calabria; una parte dei testi verrà custodita in alcune sale della torre libraria Santa Chiara che non sarà oggetto di intervento nell’immediato. Solo una parte del complesso Santa Chiara è in buono stato. A stabilire la salubrità delle sale del complesso Santa Chiara che andranno ad ospitare i libri sono state la Soprintendenza libraria e archivistica e la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della provincia di Cosenza”.
La Biblioteca Civica non smette di stupire, pochi giorni una scoperta clamorosa: dietro alcuni palchetti sono state trovate stampe antiche risalenti al Sette-Ottocento e non ancora catalogate. Dopo qualche anno riapre il “Pronto soccorso” dei libri, gli ultimi interventi risalgono al 2017, quando ad essere oggetto di cura sono stati i Corali. Nella sala dell'Accademia Cosentina due esperte curano la catalogazione e l'archiviazione dei testi. “Il mio augurio- conclude il professore D’Elia- è che si possa firmare presto nel palazzo dell’Accademia cosentina il protocollo d’intesa votato dal Comune, dalla Provincia e dall’Accademia”.
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