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La Hall of Fame rossoblù negli spogliatoi proietta nella storia della squadra bruzia. Ci sono legigantografie dei più grandi di sempre in rossoblù. E' un brivido forte.

La squadra di Roselli non ti dà mai l'impressione che possa veramente farti male, mai la percezione che possa schiacciarti; anzi, spesso non riesce a sviluppare trame, difficilmente ti strappa un applauso. Però è solida, sa difendere e, di punto in bianco, quando nessuno se l'aspetta, ti colpisce.

Al Purificato il match valido per l'ottava giornata. Allafine del primo tempo è 1-1 con Tedeschi che ha risposto ad Albadoro. Poi il gol di Filippini.

Baricentro basso, palloni alti alla "viva il parroco", il derby di Reggio è una grande noia. E la piazza storce il naso. Giustamente...

Conquistate complessivamente 39 medaglie (10 d'oro, 14 d'argento, 15 di bronzo), 11 in più di quante ne erano state raccolte quattro anni fa a Londra. Nono posto nel medagliere generale. La maggior parte delle vittorie italiane sono arrivate dal nuoto e dall’handbike, disciplina quest'ultima che si è rivelata una vera e propria miniera di medaglie. Una citazione speciale per Beatrice Vio, chiamata da tutti “Bebe”, una delle atlete paralimpiche italiane più note e influenti. Lei, che a 11 anni ha subito l'amputazione di braccia e gambe, otto anni dopo quell'operazione ha vinto l’oro nel fioretto lasciandosi andare a un urlo liberatorio che ha commosso tutti.

I Lupi conquistano altre punti contro la Vibonese di Costantino apparsa in affanno nella zona avanzata del campo, ma mostrando una buona quadratura. Gambino e Statella autori delle reti.