Attualità

Oltre cento bambini, con le loro famiglie, si sono ritrovati domenica 4 dicembre, nella parrocchia di san Francesco di Aleppo per pregare per la pace. Un incontro che vuole diventare punto di ripartenza per chi - e sono tanti in Siria, non solo cristiani - crede  ancora nella pace e nella giustizia. I protagonisti di questa controffensiva sono i più piccoli, i più indifesi, che vivono sulla loro pelle l'emergenza umanitaria che da anni sta colpendo la città martire siriana. Le bombe dei grandi intanto non si fermano, come testimonia il parroco di san Francesco, padre Ibrahim Alsabagh. E la comunità internazionale è bloccata dai veti delle grandi potenze. Aleppo non ha diritto nemmeno a una tregua.

Dopo il dibattito che le parole di papa Francesco nella "Misericordia et Misera" hanno suscitato nel nostro Paese a riguardo dell'aborto, un "viaggio" tra le fedi presenti in Italia alla scoperta delle posizioni che caratterizzano la vita dei fedeli nelle altre confessioni. Per cattolici, ortodossi e anglicani "la vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento". Per i luterani "sia la tutela della vita sia la libertà dell’individuo sono un valore fondamentale". E per i valdesi, "la donna è  un soggetto morale autonomo e la rinuncia a una parte di sé è una concreta e dolorosa assunzione di responsabilità". Per i musulmani, al 120° giorno l'anima viene "insufflata" nel corpo dell'embrione.

Nel centro "San Giuseppe" a Zarqa, religiosi orionini, con il sostegno della Conferenza episcopale italiana, accolgono e aiutano profughi iracheni e rifugiati siriani. Un andirivieni di famiglie cristiane, e non, fuggite alla mattanza di Daesh dopo l'invasione di Mosul e della Piana di Ninive. Qui attendono di avere il visto di espatrio per emigrare in Australia, Usa o Canada. Nessuno vuole ritornare in Siria e in Iraq. Nessuno vuole convertirsi all'Islam. La storia della piccola Malaak, il nome significa 'angelo', morta annegata su un barcone con tutta la sua famiglia mentre dalla Turchia cercava di raggiungere la Grecia. La sua breve vita disegnata sulla sua tunica, in un affresco di un profugo iracheno nella chiesa parrocchiale di "Maria Regina della Pace". La preghiera del parroco, l'iracheno padre Hani: "nessun angelo deve più morire".

Mentre in Italia la disoccupazione giovanile è al 37 %, in Germania è al 6,8% e in Alto Adige al 3,2%. Confindustria lamenta che le proprie imprese cercano 60mila profili professionali che non vengono riempiti perché le competenze dei giovani che escono dalle scuole superiori non sono adatte al bisogno. Il valore del lavoro deve essere respirato anche in famiglia.

L'Associazione Ospitalità religiosa italiana lancia per i prossimi mesi una nuova iniziativa che porterà le strutture ricettive religiose e laiche di tutta Italia a ospitare gratuitamente per una settimana, da maggio a ottobre 2017, persone e famiglie in particolare stato di necessità, così da consentire loro un periodo di serenità, lontane dai problemi di tutti i giorni. Il progetto prosegue idealmente l'iniziativa "Ospitalità Misericordiosa", promossa durante l'Anno Santo.

Le posizioni delle aggregazioni cattoliche sono variamente articolate e questo non solo per il giudizio di merito sulla riforma sottoposta a referendum, ma anche per la natura di ciascuna organizzazione. Al di là della varietà degli esiti, comunque, queste realtà si sono rivelate ancora una volta un luogo importante di approfondimento e di confronto, tanto più prezioso se si pensa alla radicalizzazione della campagna referendaria.

Entra nel Consiglio nazionale della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici don Davide Imeneo, direttore della testata diocesana reggina; Raffaele Scionti, avvocato e giornalista del nostro settimanale Parola di Vita secondo eletto nella Consulta tecnico-amministrativa. Fanno già parte del Consiglio nazionale FISC il nostro direttore don Enzo Gabrieli e il giornalista calabrese Raffaele Iaria. 

Quali sono le ragioni sociali ed economiche, non comprese dalle élite politiche, che sono dietro la vittoria di Trump negli Stati Uniti, dei populismi e razzismi in Europa? Quali misure per arginare le disuguaglianze sociali, contrastare gli "hate speech" e salvaguardare la democrazia? Il parere dell'economista Leonardo Becchetti.

Post-truth, post verità: per l'Oxford Dictionary è la parola dell'anno 2016. Si tratta della diffusione virale di notizie false, ma plausibili per un pubblico privo di adeguati strumenti di decodifica, che condizionano pesantemente l'opinione pubblica e le scelte elettorali. In italiano si potrebbe definire una "bufala", ma in ogni caso il vero problema, spiega la semiologa Patrizia Violi, "è che oggi la menzogna non viene più sanzionata e quando viene scoperta sembra che sia sufficiente chiedere scusa".  E se nel tempo dei social media fermare una notizia infondata è impossibile, l'unica soluzione che resta è quella di "formare le persone", suggerisce Paolo Peverini.

Diffusa la lettera-invito alla 48ª Settimana sociale dei cattolici italiani (Cagliari, 26-29 ottobre 2017). Quattro i "registri comunicativi" che accompagneranno l'evento e la sua preparazione: "Denunciare le situazioni più gravi e inaccettabili", "raccontare il lavoro nelle sue profonde trasformazioni", "raccogliere e diffondere le tante buone pratiche" esistenti, "costruire alcune proposte" per sciogliere nodi "che ci stanno a cuore"

Dei piccoli nuclei urbani i media nazionali non si interessano eppure anche in questi piccoli centri il tempo si è fermato

L’Istat ha fatto sapere che nel 2015 i matrimoni sono stati 194. 377, circa 4600 in più rispetto all’anno precedente. E non soltanto per l’incremento delle seconde nozze, conseguenza dell’aumento dei divorzi; crescono infatti di quasi 2.000 unità anche i primi matrimoni. Aumenta lievemente (circa il 2%) persino l’indice che misura la propensione alle prime nozze. L’aumento di coloro che decidono si sposarsi (nonostante tutto, verrebbe da dire) è in sé un dato socialmente positivo e forse potrebbe aiutare a comprendere che matrimonio e famiglia non sono fissazioni dei cattolici e meriterebbero un sostegno politico-economico adeguato ai problemi in campo.

Sui 28mila miliardi europei ne deteniamo ben un settimo. La somma totale del risparmio degli italiani è 4.117 miliardi: se fosse divisa pro-capite per i 60 milioni di abitanti, ogni italiano avrebbe un “tesoretto” di 68mila euro. Ma non è così: se da un lato ci sono 281mila famiglie che dispongono di più di un milione di euro, sull'altro fronte ve ne sono oltre 5 milioni che non arrivano a 10mila euro in banca. Dove depositiamo i risparmi? Nei soliti posti: circa la metà dei soldi del Paese sono sui conti correnti, nei Bot o in Posta.

L’associazione di volontariato “Angeli della Vita” di Giovinazzo, vicino Bari, è nata grazie agli sforzi del suo fondatore Pino Tulipani: “La nostra può definirsi un’opera francescana, nata dal niente grazie a tanti piccoli sforzi quotidiani. Contiamo sulle nostre forze e sulla buona volontà della gente. Cerchiamo di rendere piena la vita di persone diversamente abili. E i frutti li vedo ogni giorno nei loro occhi e nei loro gesti”.

L'episcopato statunitense richiama all'unità del Paese. Ma sottolinea anche l'attenzione politica dovuta a poveri e immigrati. Su questo piano emergono le distanze rispetto ad alcune posizioni del presidente Trump, apprezzato invece per le promesse circa la difesa della vita e della famiglia. Il ruolo del vice presidente, l'evangelico Mike Pence.

Il progetto è promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale, attuato da Ics associati, e per un anno ha visto coinvolti, tra gli altri, gli Automobile club di Roma, Frosinone e Cosenza, per sensibilizzare sulla sicurezza stradale.

L'ambasciatore polacco ha assunto da poco il ruolo di capodelegazione dell'Unione europea presso la Santa Sede. Racconta dell'incontro con Papa Francesco in occasione della presentazione delle lettere credenziali. Moratoria della pena di morte, soluzione dei confltti armati, accoglienza dei migranti e sviluppo dei Paesi africani: le questioni aperte non mancano... L'importanza del dialogo tra religioni e istituzioni politiche

Presentato a Roma, giovedì 10 novembre, il rapporto Svimez, con molti dati positivi, a cominciare da quell'aumento del Pil nel 2015 che inverte la tendenza dopo sette anni negativi e supera (1% contro 0,7) anche il dato nazionale. Ma accanto alle luci, restano le ombre: nel 2015, ad esempio, dieci meridionali su cento risultavano in condizioni di povertà assoluta (contro i sei del Centro-Nord) e nelle regioni del Sud il rischio di cadere in questa condizione era triplo rispetto al resto del Paese, sfiorando il 40% nelle due realtà più grandi, la Sicilia e la Campania.

“Gli impegni assunti a Parigi prevedevano un impegno di 100 miliardi di dollari l'anno, a partire dal 2020. Le promesse diventeranno realtà?”. A chiederlo è Vincenzo Buonomo, docente di diritto internazionale alla Pontificia Università Lateranense in attesa della Conferenza internazionale Cop22 sul clima che si è aperta oggi a Marrakech, in Marocco.

Stando ai dati di Eurofound e forniti dall’Istituto Toniolo, che ha organizzato a Milano il primo convegno nazionale sul fenomeno dei Neet (giovani che non studiano, non lavorano e non si formano) assistiamo a un aggravarsi progressivo. La percentuale di giovani italiani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non si formano, nel nostro Paese è salita dal 19% del 2008 al 27% del 2014, mentre nell'Unione europea è passata nello stesso periodo dal 13% al 15,4%. I limiti del progetto "Garanzia Giovani" nel rispondere ai loro bisogni.

Il 17 ottobre a Bologna si è tenuta la prima iniziativa pubblica dopo tre anni di cammino che ha dato vita a un network di una quarantina di realtà aderenti in tutta Italia. Don Colmegna (Casa della Carità): Bergoglio “ha ricordato alla Chiesa e, quindi, anche a tutte le iniziative sociali d’ispirazione cristiana che, per quanto sia importante avere un’organizzazione efficiente, il loro compito va ben oltre la gestione pratica”.

Il racconto di Michel Roy, segretario generale di Caritas internationalis, di ritorno da una missione di ricognizione nelle diocesi colpite tre settimane fa dall'uragano Matthew: migliaia di vittime, sfollati, case e raccolti distrutti, una popolazione allo stremo per la mancanza di cibo e acqua, aiuti governativi e internazionali insufficienti. Caritas internationalis lancerà un nuovo appello per raccogliere 5 milioni e mezzo di euro.

Continuano le scosse sismiche in Centro Italia. L'ultima, di magnitudo 6.5, la più forte in Italia dal 1980, risale a ieri domenica 30 ottobre. Tante le città in ginocchio, tra queste Norcia, dove si contano almeno 3000 sfollati. Tutta la città è stata dichiarata "Zona Rossa". 25mila gli sfollati nelle Marche. La testimonianza dell'arcivescovo, mons. Boccardo: "Una ferita sanguinante. La gente, è stremata, fragile psicologicamente, stressata da oltre due mesi di scosse... Il compito della Chiesa è quello di sostenere la speranza, ascoltare gli sfoghi e asciugare le lacrime. Le parole servono a poco, le persone vanno abbracciate e incoraggiate a ripartire nuovamente”.

Dopo il superamento del “bicameralismo paritario” (primo punto della legge), la “riduzione del numero dei parlamentari”, il “contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni” e la “soppressione del Cnel” (secondo, terzo e quarto punto), il nostro approfondimento sui temi del referendum costituzionale prosegue affrontando l’ultima questione del titolo della legge: la “revisione del titolo V della parte II della Costituzione” (ovvero l’ambito delle autonomie locali, in particolare delle Regioni).

Il presidente della Cei Angelo Bagnasco ha portato alle popolazioni "così duramente provate" la solidarietà e l'attenzione della Chiesa italiana. L’incontro con gli sfollati “provati, segnati ma ricchi di una grande forza e di un grande amore per la propria terra e comunità”, ha detto il cardinale, lascia il segno di “un enorme desiderio di ricominciare la vita, magari nei nuovi nuclei abitativi, nell’attesa, speriamo breve, di qualcosa di più stabile. Non vogliono perdere l’appartenenza alle proprie comunità, la loro identità, il proprio volto. Le case sono necessarie, assolutamente, ma la comunità con la sua storia e il suo patrimonio di valori sono ancora più necessarie". Intanto la terra ha ripreso a tremare: due nuove forti scosse di terremoto - alle 19.11 e alle 21.18 - si sono avvertite in tutta l'Italia centrale.