Il Papa ha celebrato in Basilica la Messa per la I Giornata mondiale dei poveri. Poi ha pranzato con loro nell'Aula Paolo VI.
Chiesa
Parla il presidente della Conferenza episcopale (Cech), mons. Santiago Silva Retamales: "Lo stiamo attendendo con un enorme affetto, lo aspettiamo come un fratello che viene tra fratelli, per illuminare il nostro cammino. La preparazione prosegue su due versanti: da una parte l’aspetto organizzativo, dall’altra la dimensione spirituale, con il coinvolgimento di tutta la Chiesa, per accogliere il Vicario di Cristo come un amico e un pastore che ci aiuta nell’annuncio del Vangelo".
Papa Francesco ha riconosciuto le virtù eroiche di Albino Luciani. La giornalista Stefania Falasca nel suo libro “Cronaca di una morte” documenta e ricostruisce quanto accaduto nelle ultime ore di vita del Pontefice.
Francesco all'Angelus: “La condizione per essere pronti all’incontro con il Signore non è soltanto la fede, ma una vita cristiana ricca di amore e carità per il prossimo”.
I poveri rappresentano la “carne di Cristo”, sacramento del suo corpo crocifisso, da riconoscere non solo sotto le specie eucaristiche esposte sull’altare e custodite nel tabernacolo, ma anche lì dove essi si ritrovano prostrati, ai margini delle strade, nelle periferie più estreme, nei sotterranei della storia. Solo così la seta dei parati liturgici - come predicava Giovanni Crisostomo - non sarà un’offesa alla nudità di Cristo, presente ancora tra noi tramite i poveri. Solo così asseconderemo l’invito rivolto da Gesù a chi ascoltava la sua parabola del buon samaritano: “Vai e fai anche tu lo stesso”. Solo così sperimenteremo la verità annunciata dal Papa, quando dice che i poveri “non sono un problema”, bensì “una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo”.
I poveri, i giovani, la Chiesa, il futuro del Paese. C'è tutto l'impegno e la voglia di spendersi per il bene della sua comunità nell'intervista a Gjergj Meta, il vescovo più giovane al mondo e primo vescovo scelto tra il clero albanese dopo la persecuzione.
"Noi discepoli di Gesù non dobbiamo cercare titoli di onore, di autorità o di supremazia. Io vi dico che a me personalmente addolora vedere persone che psicologicamente vivono correndo dietro alla vanità delle onorificenze".
La lettera di padre Natale Paganelli, missionario saveriano dalla diocesi di Albano alla Sierra Leone, che ritorna all'essenza della vocazione missionaria. Un missionario non lavora per una Ong, ma per un Bene più grande.
L'invito durante l'udienza generale di oggi.
Francesco all'Angelus: "Contrapporre Dio e Cesare sarebbe un atteggiamento fondamentalista. Il cristiano è chiamato a impegnarsi concretamente nelle realtà terrene, ma illuminandole con la luce che viene da Dio. L’affidamento prioritario a Dio e la speranza in Lui non comportano una fuga dalla realtà, ma anzi un rendere operosamente a Dio quello che gli appartiene".
"Quando guardiamo i popoli del Sud Sudan, che davvero vivono grandi difficoltà e quando li guardiamo negli occhi, le barriere cadono, i nostri cuori si aprono e diventiamo più umani. E paradossalmente, in questo incontro, una gioia ci viene donata". Fr. Alois racconta al Sir il viaggio di due settimane in Sudan e Sud Sudan.
Verso Cagliari. L'intervista a mons. Fabiano Longoni direttore dell'Ufficio CEI per i problemi sociali e il lavoro
Dio ama, non si vendica, ci aspetta per perdonarci, per abbracciarci - ha detto Francesco commentando la pericope evangelica odierna.
“Anche se un po’ affaticata, forse segretamente delusa, l’Europa non deve arrendersi". “Il sogno di questa unione come ‘famiglia di popoli’ e ‘casa di nazioni’ è sempre attuale”. Si è aperta con questo messaggio l’Assemblea plenaria del Ccee che sta riunendo (fino al 1 ottobre) 29 presidenti delle Conferenze episcopali d’Europa (di cui 7 cardinali), 9 vescovi delegati e rappresentanti della Santa Sede per un totale di 79 persone in rappresentanza di 45 paesi del continente europeo.
Per molti può essere scontato ma il diritto alla libertà non vale per tutti: soprattutto per chi è costretto a migrare perché nella sua terra non si può vivere in pace, si è perseguitati, ci sono conflitti, terrorismo, povertà, fame, degrado ambientale. O semplicemente non ci sono opportunità, di alcun tipo. Per cercare di dare a tutti la libertà, di restare a casa o di partire, la Cei ha lanciato una grande Campagna della durata di tre anni, stanziando 30 milioni di euro per progetti nei Paesi di provenienza, di transito e di accoglienza dei migranti. Se ne occuperanno il Servizio degli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, Caritas italiana, le Fondazioni Missio e Migrantes
La prima prolusione del cardinale Gualtiero Bassetti al Consiglio permanente della Cei è una chiamata all'impegno per la Chiesa italiana e i cattolici, sulla scorta della "profezia" di cinque anni di magistero di Papa Francesco. Lavoro, giovani, famiglia e migrazioni le priorità.
Francesco ha riflettuto sul Vangelo odierno degli operai della vigna.
Il Papa ha dedicato l'udienza di oggi alla speranza, spiegando con una serie di imperativi cosa significhi educare a questa virtù.
“Facciamo il primo passo” era il motto del viaggio apostolico. Il Papa ha indicato e ha intrapreso il cammino con i colombiani. Quelli di noi che lo hanno seguito da vicino, hanno avuto la netta sensazione che ci sarà un “prima” e un “dopo” segnato dal viaggio del Papa, per il bene della società colombiana.
Le parole del Santo Padrenell'incontro con il clero nel centro eventi La Macarena di Medellin. "Anche in questo periodo di crisi il Signore continua a chiamare".
I tre imperativi al centro dell’omelia pronunciata dal Papa nella Messa all’aeroporto di Medellín. "La Chiesa non è una dogana dalle porte chiuse".
Il Santo Padre ha celebrato l'Eucarestia a Villacencio invitando i colombiani, presenti in gran numero, a "non avere paura". “La riconciliazione non è una parola astratta; se fosse così, porterebbe solo sterilità, anzi, distanza - le parole del pontefice.
"Una Chiesa in missione", a servizio dei sacerdoti e dei laici, attenta alle sfide del tempo presente. L'impegno in Amazzonia e l'invito ad "uscire" nelle periferie della società.
Le "tenebre" della Colombia, le divisioni politiche e sociali al centro dell'omelia pronunciata dal Santo Padre.
Dal balcone del palazzo cardinalizio di Bogotà il Santo Padre ha dettato ai giovani le loro potenzialità: "sapete insegnarci l'incontro". Francesco ha ricordato come non sia tutto bianco o nero ma come ci siano "diverse tonalità di grigio".
Il Papa chiama, e i suoi atenei rispondono con un percorso formativo congiunto che per la prima volta mette in sinergia sette istituzioni universitarie e un istituto di studi superiori. Intervista con p. Prem Xalxo (Pontificia Università Gregoriana), coordinatore del progetto.
La lettera di ringraziamento del Santo Padre rivolta a Kiko Arguello per il Diario ricevuto in dono di Carmen Hernandez, scomparsa un anno fa.
Angelus domenicale incentrato sul Vangelo in cui Gesù invita al discepolato e preannuncia la passione. La preghiera del Papa per le popolazioni dell’Asia Meridionale, che ancora patiscono le conseguenze delle alluvioni.
Presentato al Papa il documento “Tra Gerusalemme e Roma – Riflessioni sui 50 anni dalla Nostra Aetate” che una delegazione formata da tre delle principali istituzioni rabbiniche internazionali. "Noi ebrei consideriamo i cattolici come nostri partner, come stretti alleati, amici, fratelli nella comune ricerca di un mondo migliore che sia benedetto dalla pace, dalla giustizia sociale e dalla sicurezza”. Monsignor Ambrogio Spreafico (Cei) parla di documento "storico": "È la prima volta che l’ebraismo ortodosso fa un documento ufficiale in risposta non solo a Nostra Aetate ma alla storia di dialogo con il mondo ebraico che il documento conciliare ha messo in movimento”.
Il Santo Padre ha ricevuto in udienza i rappresentati del Korean Council of Religious Leaders e ha parlato del dialogo e della riconciliazione.