Attualità

Dire stop agli sprechi alimentari, incentivare le donazioni delle eccedenze agli indigenti favorendone il recupero, la distribuzione e la valorizzazione per fini di solidarietà sociale. Questo, in estrema sintesi, l’obiettivo del provvedimento approvato oggi a Montecitorio, risultato di otto proposte di legge, che ora passa al Senato. I pareri di Marco Lucchini (Fondazione Banco alimentare), Francesco Marsico (Caritas), Roberto Moncalvo (Coldiretti).

L’evoluzione dei media ha profondamente modificato la struttura dei gruppi terroristici internazionali e la loro strategia. Ne è convinto Jason Burke, editorialista di “The Guardian” e autore di “The New Threat”, un libro sulla minaccia del terrorismo del terzo millennio. Dalla strategia “spettacolare” di Bin Laden messa in atto con l’attentato alle torri gemelle di New York l’11 settembre del 2001, alle stragi di Parigi di novembre 2015, la propaganda e la politica stessa del terrore si sono trasformate in modo inquietante.

In venticinque anni, la realtà virtuale non ha prodotto risultati paragonabili alle attese e il settore dei videogiochi è l'unico che ha tratto i maggiori vantaggi. Meno noti sono i risultati di questa tecnologia nel settore della formazione a distanza o dell'industria dell'energia, che preferisce addestrare i propri ingegneri su piattaforme di realtà virtuale invece di mandarli sulle costosissime piattaforme estrattive che si trovano nel mezzo dell'oceano. Adesso però anche la medicina sta cominciando a testare le possibili applicazioni nei trattamenti terapeutici più complessi.

L'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Bari e di Napoli lancia una campagna sui tumori di forte impatto: “Spera di non ammalarti, ma se ti ammali spera di non essere meridionale”. E ancora: “Ho un tumore. In Norvegia sopravvivrei di più. La sopravvivenza cresce nei paesi che investono in sanità. Più risorse, più salute”. L'obiettivo è chiedere più investimenti in sanità e una revisione dei criteri di riparto tra Regioni del Nord e del Sud. Ma il presidente dell'Amci, Filippo Boscia, dice no a equazioni "Sud uguale malasanità".

Una donna che sia mamma può impegnarsi in un lavoro di responsabilità amministrativa e politica? E se è grassa e poco avvenente? Nessuno si sogna di fare certe domande a un candidato uomo, né di giudicarne la competenza sulla base di queste caratteristiche. La misoginia trova sempre il modo di farsi strada, a tutti i livelli, fino a tornare agli insulti da scuola media. Ma è indubbio che nell'immaginario collettivo vi siano certe cesure difficili da superare. La sfida è ribaltarle, perché se è vero che le donne possono fare quel che fanno gli uomini, è il contrario che non è dato...

Manifestazione ieri delle associazioni femministe e lesbiche a Parigi davanti all'ufficio del Consiglio d'Europa per dire no alla maternità surrogata. Marie Jauffret del Collettivo Corp spiega: "Stiamo assistendo all’imporsi di una mentalità di consumo del corpo della donna e di visione dei bambini come merce di scambio che è sempre stata denunciata dalle organizzazione femministe di sinistra e di estrema sinistra"

Le spese faraoniche per Atene e Londra dovrebbero impensierire Roma.

A fronte dei molti casi in cui i tribunali, in apparente mancanza di una normativa, regolano liberamente svariate situazioni, ci si chiede: ma il giudice può scegliere di non giudicare? Il giurista D'Agostino spiega perché un magistrato non possa sottrarsi, dato che una legge c'è sempre, e che il famoso "chi sono io per giudicare?" in realtà è una domanda che previene arroganze ideologiche.

Il racconto dalla frontiera macedone con la Grecia di Dolores Poletto del Movimento dei Focolari a Skopje. “C'è una moltitudine di gente che arriva nelle condizioni più precarie. Le tende si distendono a centinaia lungo la pianura e sotto una pioggia battente sono sommerse letteralmente sotto il fango". I bambini? Sono tantissimi e si ammalano facilmente. La notizia: quattro profughi sono morti tentando di attraversare illegalmente un fiume tra la Macedonia e la Grecia.

Nonostante tutto, lo sanno bene le donne e gli uomini del nostro tempo.

I ragazzi e gli operatori dell’associazione “Down Verso” di Como hanno compiuto un viaggio - che diventerà presto un documentario - attraverso alcune città del Nord e Centro Italia alla ricerca di realtà che promuovono l’autonomia e l’inserimento lavorativo di persone con disabilità.

L'Università Cattolica di Milano ha fatto registrare un boom di iscrizioni ai corsi di laurea in lingua e cultura araba, al punto che l'ateneo sta pensando di raddoppiare i 600 posti attuali. "Le richieste sono molto superiori  rispetto agli anni scorsi", fanno sapere dall'Università, sottolineando la necessità di ampliare al più presto il numero dei posti per le lauree triennali in Politiche europee e internazionali e Scienze linguistiche straniere. Oltre a quelli riservati soltanto agli studenti che frequentano la Cattolica, registrano un'impennata anche le adesioni a quelli di lingua araba organizzati dal Centro linguistico d'ateneo e aperti a tutti.

Uno scienziato non credente fa i conti con l’inconoscibile. Intervista con l'autore del best seller “Sette brevi lezioni di Fisica”. Ribadisce tutti i suoi dubbi: "La scienza ci insegna a dubitare, a esercitare spirito critico, e quindi anche a dubitare del fatto che un particolare Libro, o una particolare Istituzione, o una particolare Tradizione, possano essere i depositari della Verità". E ancora: "L’uomo ama la conoscenza, la verità, la giustizia, l’amicizia, la fratellanza, la carità, la compassione… Sono necessità, aspirazioni e motivi che si sono evoluti nel corso della sua evoluzione naturale e hanno fatto diventare l’uomo quello che è: qualcosa di molto più ricco e complesso di nude e crude pulsioni elementari”.

Le nuove generazioni nascono nella società dei consumi. Dei quali diventano schiave le stesse famiglie. Si possono scegliere strade alternative, fatte di amore, relazioni e sobrietà, senza passare per "tirchi"? Una mamma-giornalista fornisce qualche spunto. Tra coccole e giochi, alimentazione sana e una proposta: restituire i cortili ai bambini.

Centocinquanta giovani a Cosenza, provenienti da quindici regioni d'Italia, per il Forum Nazionale Giovani Avis 2015. L'intervista al presidente nazionale, Vincenzo Saturni.

Una riflessione di due ragazzi del 1992. Una scheda elettorale quasi bianca - "abbiamo votato solo una volta alle politiche nel 2013" - a sancire una distanza dalla politica che si allunga sempre più stando a un sondaggio pubblicato recentemente da L'Espresso: 3 ragazzi su 4 non seguono le vicende di governo e più della metà non dichiara un preciso orientamento politico. Una sola volta per tre Governi... Un po' poco per ricucire lo strappo tra giovani e politica.

Si è invertito in Italia il trend di ingressi di presenze straniere, soprattutto a causa della crisi. Oltre ai 100mila cittadini italiani che lo scorso anno sono andati all'estero, secondo la Fondazione Migrantes anche 200mila immigrati, dopo aver vissuto per anni in Italia, spesso con figli nati qui, sono tornati a casa o sono andati in altri Paesi dove è più facile trovare lavoro. Le storie e le testimonianze.

La legge 184/83 non è da buttare perché contiene tutta una serie di equilibri che salvaguardano il primato del minore. Certamente, ci sono dei miglioramenti da attuare, ma sempre nell'ottica che non esiste un diritto ad avere un figlio, da parte di chiunque (coppie eterosessuali coniugate, conviventi etero o omosessuali, singoli), ma solo il diritto del minore a essere adottato. I pareri di Donata Micucci (Anfaa), Marco Griffini (Aibi), Andrea Turatti (Famiglie nuove), Alberto Pezzi (Famiglie per l’accoglienza), Daniela Bertolusso (Amici di Don Bosco onlus).

Dagli Stati Uniti una ricerca sulla vigilanza esercitata dai genitori.

Dopo la fusione Repubblica-Stampa-Secolo XIX. La prepotenza del web.

In Usa e nel resto del mondo, da un paio di anni, gli specialisti di contenuti si stanno spaccando la testa sul successo di Vice, un nuovissimo canale di giornalismo televisivo d’inchiesta. Fondato in Canada da Shane Smith, un signore di 46 anni con più tatuaggi che capelli, Vice (contrazione slang di “Voice”), in due anni è arrivato a fatturare più 300 milioni di dollari e l’impresa è stata già valutata più di 3 miliardi e mezzo di dollari. Pur con la sua immagine povera è adorato dai "millenials". Secondo alcune recentissimi indagini di marketing, il motivo è uno solo: i contenuti di Vice sono considerati “autentici”.

Più si depreca, più la partecipazione alle elezioni cala. E’ un circuito retorico a somma zero. Allora forse dobbiamo porci una domanda politicamente scorretta: se forse il calo della partecipazione non sia voluto, ovvero non sia altro che la logica conseguenza di un processo. Abbiamo oggi i mezzi e le tecnologie per investire invece sul continuum della partecipazione e sulla pluralità delle forme che essa può assumere, reagendo alla tendenza a restringere la partecipazione al momento elettorale, gestito con criteri consumistici.

Un europeo su quattro ha fatto uso di droghe almeno una volta nella vita. E' il dato fornito nei giorni scorsi dalla Direzione nazionale antimafia. Le organizzazioni cattoliche che lavorano nel campo delle dipendenze commentano la situazione e chiedono di lavorare a livello preventivo sui giovani, restituendo senso e significato ad una vita svuotata dai bisogni consumistici, dalla crisi e dalla solitudine ai tempi di internet

Venti anni fa la fine dell'assedio di Sarajevo. Il più lungo della storia moderna, ben 1425 giorni. Nonostante le ferite interne ancora aperte, la Bosnia-Erzegovina, paese nato dagli accordi di Dayton (1995) e diviso su base etnica e religiosa, volge lo sguardo all'Europa nel tentativo di lasciarsi alle spalle il suo tragico passato. Due settimane fa la presentazione di “formale domanda di adesione alla Ue”. Suonano sempre più attuali le parole di Papa Francesco pronunciate a Sarajevo il 6 giugno dello scorso anno: "la Bosnia-Erzegovina è parte integrante dell’Europa; i suoi successi e i suoi drammi si inseriscono a pieno titolo nella storia dei successi e dei drammi europei, e sono nel medesimo tempo un serio monito a compiere ogni sforzo perché i processi di pace avviati diventino sempre più solidi e irreversibili". È tempo che Sarajevo torni ad essere la Gerusalemme d'Europa.

Circa la metà degli italiani che si rivolgono ai centri di ascolto Caritas e Sicet spendono metà del reddito per le spese di affitto o mutuo e hanno difficoltà a coprire le spese. Vivono spesso in case sovraffollate (il 27,2%), danneggiate (47,3%), con poca luce (20,4%), in zone con problemi di criminalità (45%), mancanza di aree verdi (35,9%) o carenza di trasporti/collegamenti (28,8%). Dal 2006 al 2015 sono aumentate dall’11,6% al 27% le persone con problemi abitativi. Triplicate le famiglie costrette a condividere la casa, mentre l'8,5% si accontenta di una stanza. Sono alcuni dei dati che emergono dall'indagine "Un difficile abitare", realizzata da Caritas italiana, Sicet, Cisl e presentata oggi a Roma.