Attualità

La vera libertà non è semplicemente poter scegliere, quanto il saperlo fare.

Un report dell’Oms rileva il pesante disagio degli adolescenti.

Si chiama Alice Nicolini, ha diciassette anni, vive e studia a Sassuolo. È suo il cortometraggio “Xenos” che racconta per immagini il dramma della migrazione. Vorrebbe diventare “film-maker” e, per inseguire la sua passione, ha frequentato la New York Film Academy. Spera, un domani, di iscriversi alla CalArts, istituto californiano fondato dal “papà” di Topolino

L'antica città romana immersa nel deserto siriano è stata liberata. Daesh è stata messa in fuga dall'esercito di Bashar al Assad e dall'aviazione russa. Ora è tempo di recuperare e ricostruire tutto ciò che la furia cieca dello Stato Islamico ha distrutto. Ma non basta. Isber Sabrine, giovane archeologo siriano, fondatore dell'ong "Heritage for peace" è convinto: “La ricostruzione di Palmira non dovrà essere solo materiale ma anche morale”. Il suo pensiero, infatti, è anche per la popolazione della città, 70mila persone che oggi hanno bisogno di aiuti concreti. La cura e la difesa del patrimonio siriano "è un atto dovuto a chi è morto per mano dei terroristi. Il loro ricordo non può essere cancellato così come le nostre radici storiche comuni”.

E' urgente una legge quadro nazionale che riconosca e valorizzi il ruolo  dei caregiver, nel nostro Paese oltre 3milioni, per lo più donne di mezza età, che nelle loro famiglie si fanno carico di anziani e malati non autosufficienti. Ma non mancano i ragazzi e i giovani in età scolare. A fare il punto della situazione è stato ieri un convegno a Palazzo Montecitorio. Illustrate anche due proposte di legge depositate le scorse settimane alla Camera e al Senato e ispirate alla  legge regionale approvata nel 2014 in Emilia Romagna.

Le stime più diffuse parlano di un numero di vittime compreso tra 200 e 500mila in vent’anni e secondo altri dati, riportati dalla svizzera Fondation Hirondelle, il 12% delle donne dell’area attraversata dalla guerra avrebbe subito violenza almeno una volta nella propria vita. Il governo di Kinshasa ha spesso definito esagerate queste cifre, ma un’indagine promossa dalle stesse autorità ha comunque registrato oltre 3mila casi simili nel 2014 e più di 2.400 lo scorso anno. Ancora oggi, le nuove vittime sono circa 7 al giorno: ad affermarlo di recente è stato Denis Mukwege, il ginecologo che dal 1999 nell’ospedale Panzi della città di Bukavu si impegna a curare queste donne.

Il Governo italiano, ai sensi dell’art. 9 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24 (attuazione della direttiva 2011/36/Ue, relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime), ha adottato, a fine febbraio, un nuovo Piano nazionale d'azione contro la tratta e il grave sfruttamento per il biennio 2016-2018. “Prevenzione, azione penale, protezione e cooperazione” sono le quattro parole chiave. Ad approfondire i contenuti del Piano, monsignor Gian Carlo Perego (Fondazione Migrantes), Mirta Da Pra (Gruppo Abele), Maurizio Galli (Comunità Papa Giovanni XXIII).

Nella capitale circa 8mila persone vivono ancora nelle baraccopoli, vere e proprie periferie dimenticate. L'80% sono rom provenienti dai Paesi della ex Jugoslavia e dalla Romania, ma ci sono anche molti cittadini italiani e sudamericani. Il 53% sono minori. Abitano in container, bungalow, roulotte, costruzioni realizzate con materiale di risulta, tende.

Un fenomeno complesso che non si spiega solo con la lotta globale all'Occidente. Le reti jihadiste in Africa, che fanno capo ad Al Qaeda e Daesh, non vogliono solo provocare lo scontro tra civiltà islamica e occidentale ma  anche la destabilizzazione e la caduta di Stati dal passato coloniale, insinuandosi in ogni area di crisi.  Una lotta quotidiana a colpi di bombe, spargendo morte e violenza. A farne le spese popolazioni inermi e  minoranze religiose usate come cassa di risonanza internazionale. La risposta? "Investire per il rilancio economico e sociale dei Paesi. La forza militare deve servire solo a creare le condizioni di un vero sviluppo sociale" afferma l'analista del Cesi, Marco Di Liddo.

Nel Paese sudamericano si è registrata nella Settimana Santa un'escalation di violenza che, ammonisce l'arcivescovo di Montevideo,  è frutto della "frammentazione sociale" che rende manifesto "il peggio dell'essere umano". Ma mentre la Chiesa chiede maggiore attenzione alle periferie più povere, dove c'è "una necessità perentoria di Vangelo", c'è chi chiede soltanto di inasprire le pene dimenticando il senso della Pasqua: resurrezione e redenzione.

Palazzo Madama ha approvato il 30 marzo la nuova e complessa normativa che riguarda diversi aspetti - giuridico, finanziario, fiscale - di quel vasto mondo produttivo e solidaristico che si colloca tra Stato e mercato. Il Forum esprime soddisfazione. Ora la legge passa alla Camera.

Giunge al traguardo un profondo processo di trasformazione del sistema del  credito cooperativo. Il rischio era quello di snaturare lo spirito mutualistico e solidaristico che sin dalla fondazione, oltre 150 anni fa, ha sempre contraddistinto questo comparto dell’attività creditizia, diffuso sul territorio nazionale e molto legato al mondo agricolo, a quello artigianale e della piccola industria.

L’Editrice Giuntina ha raggiunto il traguardo tanto desiderato e sognato: la prima traduzione in italiano del Talmud. Il progetto è siglato in un protocollo di intesa fra Presidenza del Consiglio dei Ministri, Miur, Cnr e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, fin dal 20 gennaio del 2011, il ‘Trattato Rosh ha-Shanà’ verrà distribuito dal 1 aprile. L’immenso compito è stato coordinato da Riccardo Di Segni, rabbino capo della comunità di Roma e presidente del Consiglio di amministrazione.

L’iniziativa, partita il 5 marzo, è nata grazie all'impegno delle ragazze di seconda generazione delle moschee, che vogliono dire basta alla discriminazione di genere all’interno del mondo islamico. I corsi di formazione aiuteranno gli imam delle diverse comunità a riconoscere i casi di violenza o di discriminazione e insegneranno loro come assistere le vittime anche da un punto di vista giuridico.

"Un papà affaticato ma contento di esserlo", in un ruolo "per il quale non esistono scuole o manuali d’istruzioni" ma che "si impara strada facendo”. E la  famiglia è "realizzazione di un sogno di felicità radicato nel cuore“, mentre il tanto temuto “per sempre”, a ben vedere, è una “consolazione”. In un sorridente diario di vita quotidiana, Edoardo Tincani racconta la propria famiglia e lancia un segnale di incoraggiamento a giovani e indecisi. E una raccomandazione: "scrivere" sulla porta d'ingresso di ogni casa le tre parole indicate dal Papa: permesso, grazie, scusa.

I terroristi islamisti uccidono indifferentemente cristiani e musulmani. Ma conoscendo alla perfezione i meccanismi della moderna comunicazione sanno di poter ottenere la massima visibilità internazionale se fanno strage di cristiani. E' il caso del recentissimo attentato suicida a Lahore, mentre ad esempio, è passato in sordina l’attacco suicida avvenuto durante una partita di calcio a Iskanderiyah, in Iraq che ha causato la morte di oltre 40 persone, molte delle quali giovanissime. L’attentato, avvenuto nel piccolo stadio del villaggio, è stato rivendicato dall’Isis che, in un messaggio, ha affermato di aver preso di mira i miliziani shiiti.

Veglia di preghiera in memoria delle vittime. A prom.uoverla nella cattedrale Saints-Michel et Gudule di Bruxelles sono i responsabili delle Chiese cristiane in Belgio. Ma a fianco a loro per dire insieme un no deciso e fermo al terrore compiuto in nome di Dio, ci sono i rappresentanti delle comunità ebraica e musulmana. L'arcivescovo de Kesel: "Nessuna violenza in nome di Dio può essere tollerata. Dio non può in nessuno modo essere strumentalizzato da nessuno”

Alla frontiera greco-macedone, circa undicimila persone vivono in un campo improvvisato nella speranza che il confine possa aprirsi. Sono siriani, iracheni, afghani, marocchini, tunisini, algerini, pakistani, somali. Il racconto di una giornata di tensione e le storie di chi non vuole arrendersi

Tra le forze politiche si apre il dibattito su un istituto a cui l'ordinamento pone forti limiti. Ancora una volta diritti di stato al centro delle querelle parlamentari.

Non sempre i suoi progetti vanno perfettamente a buon fine, ma rispetto ai leader delle altre maggiori potenze ha certamente le idee più chiare su quali siano gli interessi nazionali del proprio Paese e su come ottenerli. Non sempre il presidente russo individua le mosse giuste al primo turno, ma normalmente gli altri giocatori gli lasciano margine per recuperare.

E' il primo ministro Charles Michel a confermare che si è trattato di un attacco terroristico. Poi è arrivata la rivendicazione dell’Is. Intervista a Leandro Di Natala del Centro europeo di studi sulla sicurezza (Esisc): "Se è possibile che in futuro ci siano altri attacchi come quello di Parigi e Bruxelles? La risposta è sì, è possibile".

Non è accettabile nessuna forma di commercializzazione del corpo della donna e del bambino: così si è espresso il Comitato nazionale per la bioetica in una mozione approvata pochi giorni fa. Per il Cnb la maternità surrogata a pagamento è "un contratto lesivo della dignità della donna e del figlio". Ci spiega il perché Lorenzo d'Avack, presidente vicario del Cnb, che ricorda: "Si ragiona in una visione individualistica relativa solo a chi corrisponde e a chi dà, ma c’è un terzo che non viene contemplato: il bambino".

Sia il Governo Renzi sia i partiti di opposizione si sono cimentati con proposte di riforma volte da un lato ad aumentare l’occupazione giovanile e dall’altro ad alleviare gli effetti della riforma Fornero. Il punto su tutte le ipotesi in campo e la necessità di offrire spazi ai giovani senza creare nuovi poveri (pensionati).

A sette anni dal disastroso terremoto che l'ha colpita, la città abruzzese registra un incremento esponenziale delle dipendenze da alcol e da gioco d'azzardo. Le motivazioni, secondo il sociologo Maurizio Fiasco, sono da ricercarsi nell'aumento delle occasioni di gioco grazie al decreto che ha facilitato l'installazione di slot machine, nella perdita degli spazi comuni e nella mai finita ricostruzione. Mancano luoghi di aggregazione e i ragazzi, sempre più giovani, rischiano di ritrovarsi solo per bere.

Il Consiglio europeo del 17-18 marzo ha portato a un'intesa tra i 28 e il governo di Ankara. Molti i dubbi sulla sua concreta applicabilità. Davutoglu parla di passaggio storico, mentre Tusk smorza i toni. Ma all'Europa manca ancora una reale e complessiva strategia per affrontare l'emergenza-profughi.

L'ospedale del centro in alta Baviera conta 700 posti letto. Le visite e l'accompagnamento spirituale nella malattia sono assicurati da ministri cristiani di differenti confessioni. L'attenzione si rivolge anche ai rifugiati, fra i quali molti musulmani. Opere di misericordia che guardano al cuore di chi soffre.