Chiesa

Papa Francesco ha aperto la 69ª assemblea generale dei vescovi italiani, dedicata al “rinnovamento del clero”, invitando a porsi in ascolto di “qualcuno dei tanti parroci che si spendono nelle nostre comunità”. Non, dunque, “una riflessione sistematica sulla figura del sacerdote”, ma tre domande che scaturiscono dal volto di un parroco e indicano la “triplice appartenenza al Signore, alla Chiesa, al Regno”.

Al Festival Sabir in corso dal 12 al 15 maggio a Pozzallo, in Sicilia, la delegazione Caritas ribadisce il suo "no" al sistema degli hotspot europei che non rispettano i diritti dei migranti. Con un allarme minori: nell'hotspot di Pozzallo su 180 persone accolte ben 140 sono bambini, ai quali non si riesce a trovare una sistemazione nella rete dell'accoglienza in Italia.

“Le opere di misericordia. Centro della nostra fede” è il titolo di un volume, di recente pubblicazione, della Libreria Editrice Vaticana. Il testo esamina il significato della misericordia, analizzandolo sotto vari punti di vista e approfondendone il concetto in relazione alle opere, alla famiglia e nei processi storici. A firmare la prefazione è monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio di cardinali

“Quella di Cracovia sarà una Gmg social. Aspettiamo due milioni di giovani. Ma se pensiamo che ognuno di loro ha almeno 500 amicizie social, ecco che arrivare a toccare un miliardo di persone non è un’utopia. Centinaia di milioni di persone potrebbero essere raggiunte dal messaggio di misericordia lanciato dalla Polonia”. Così don Pawel Rytel Adrianik, portavoce della Conferenza episcopale polacca, descrive la prossima Giornata mondiale della Gioventù che si svolgerà nella città di san Giovanni Paolo II dal 26 al 31 luglio prossimi. Dove fervono i preparativi e dove arriveranno, per la prima volta anche giovani dal Sud Sudan e Kosovo e dove si le catechesi si terranno, sempre per la prima volta, anche in armeno e cambogiano.

Colloquio a tutto campo con il segretario generale del Sinodo dei vescovi a circa un mese dalla pubblicazione dell’“Amoris lætitia”. In tutto il mondo “l’accoglienza del documento è stata generalmente molto positiva”. Sulle prospettive future: occorrerà riflettere per capire “come concretizzare l’esperienza di una Chiesa sinodale”.

L’iniziativa è pensata per essere realizzata nelle diverse diocesi: attualmente sono circa una quarantina quelle che hanno manifestato interesse a metterla in pratica nel prossimo anno pastorale. Ogni progetto è articolato in cinque incontri, durante i quali ci saranno approfondimenti teorici ed esercitazioni pratiche. L’itinerario prevede il coinvolgimento di cinque persone, accompagnate da una équipe diocesana, per garantire una formazione approfondita e accogliente

È un focus sulla realtà dell'Italia centrale il tema al centro della terza puntata dell'inchiesta sui seminari. Sono 465 gli studenti in formazione, ovvero il 20 per cento circa del totale nazionale. Entriamo tra le mura del Pontificio Collegio Leoniano di Anagni (Lazio), il Pontificio Seminario Regionale Umbro “Pio XI” di Assisi, il Pontificio Seminario Regionale Marchigiano “Pio XI” ad Ancona e il Seminario Maggiore Arcivescovile di Firenze (Toscana). Dall'invito a considerare i laici corresponsabili alla richiesta di maggiore vigilanza nell'accesso al sacerdozio.

Presentato il 22 gennaio il messaggio di Papa Francesco per la 50ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (8 maggio 2016), sul tema: “Comunicazione e Misericordia: un incontro fecondo”. Nel testo un doppio appello a quanti hanno responsabilità istituzionali e ai pastori della Chiesa. Ai primi: “Sempre vigilanti sul modo di esprimersi nei riguardi di chi pensa o agisce diversamente, e anche di chi può avere sbagliato”. Ai secondi: “Superare la logica che separa nettamente i peccatori dai giusti”

Conferito a Francesco il Premio Carlo Magno 2016 davanti alle più alte cariche dell'Unione europea. Nel suo discorso, un vero "trattato", Bergoglio usa soprattutto due verbi - "osare" e "sognare" -  e auspica un "nuovo umanesimo europeo", all'insegna di tre altri verbi: "integrare, dialogare e generare". Per "aggiornare" l'Europa, serve "una trasfusione di memoria" che recuperi la lezione di Schuman, De Gasperi, Adenauer. No a "ritocchi cosmetici", serve "solidarietà di fatto". Solo una "forte integrazione culturale" può essere l'antidoto a "paradigmi unilaterali" e "colonizzazioni ideologiche". Dare lavoro ai giovani, "protagonisti" dell'Europa. La missione della Chiesa è quella di sempre: "Ridare l'acqua pura del Vangelo alle radici dell'Europa". Alla fine, otto declinazioni concrete del "sogno".

Nella serata organizzata da Aiuto alla Chiesa che soffre e dedicata alla preghiera e alla memoria dei cristiani perseguitati, la Fontana di Trevi si imporpora. Da un piccolo palco, molte grandi testimonianze di fede e di coraggio mentre sulle pareti monumentali scorrono le immagini terribili dei corpi martoriati, delle macerie delle devastazioni. Una serata contro l'indifferenza e l'oblio.

L'Europa alla prova delle migrazioni. Si è svolto a Parigi un incontro che ha visto convergere  i vescovi rappresentanti delle Conferenze episcopali di Francia, Regno Unito e Germania per fare il punto sulla situazione migratoria nei rispettivi paesi. "Il problema – afferma mons. Duarte Da Cunha, segretario Ccee – non sono i muri. La questione è se dentro la legalità si sta lavorando veramente, o se si sta facendo finta di lavorare, per gestire con realismo il fenomeno, avviando processi di integrazione”.