Francesco è arrivato ad Assisi con venti minuti di anticipo. La preghiera silenziosa nella Porziuncola.
Chiesa
Mons. Mansueto Bianchi, Assistente Generale dell'Azione cattolica italiana, è tornato alla Casa del Padre
Monsignor Domenico Sorrentino descrive "in anticipo" il pellegrinaggio che Papa Francesco compirà il 4 agosto alla Porziuncola, "pellegrino tra i pellegrini". Una sorpresa che, dopo la storica visita di tre anni fa, traccia una sorta di "filo rosso" tra Onorio III e Francesco, nell'ottavo centenario del Perdono di Assisi. "Lo accogliamo con gioia, onoriamo il suo magistero, preghiamo per lui e lo sentiamo particolarmente 'nostro'".
Udienza generale di Papa Francesco. Il pontefice rivolgendosi a Birkenau: “Guardando quella crudeltà in quel campo di concentramento ho pensato alle crudeltà di oggi”.
Il cordoglio del Papa per le vittime della Baviera e l'appuntamento ai giovani a Cracovia.
Monsignor Domenico Sorrentino descrive "in anticipo" il pellegrinaggio che Papa Francesco compirà il 4 agosto alla Porziuncola, "pellegrino tra i pellegrini". Una sorpresa che, dopo la storica visita di tre anni fa, traccia una sorta di "filo rosso" tra Onorio III e Francesco, nell'ottavo centenario del Perdono di Assisi. "Lo accogliamo con gioia, onoriamo il suo magistero, preghiamo per lui e lo sentiamo particolarmente 'nostro'".
Grande novità per la grande kermesse del prossimo 27 luglio. Ci sarà anche il Papa.
La Costituzione, presentata nel giorno in cui la Chiesa celebra per la prima volta la “festa” liturgica di Maria Maddalena, tiene conto del cammino percorso dalla Chiesa negli ultimi decenni e delle mutate condizioni socio-culturali: “Questo tempo ha visto un rapido progresso della storia umana: con essa è opportuno intessere un dialogo che però salvaguardi i valori fondamentali su cui è fondata la vita contemplativa, la quale, attraverso le sue istanze di silenzio, di ascolto, di richiamo all’interiorità, di stabilità, può e deve costituire una sfida per la mentalità di oggi”. Al documento, che si chiude con 14 articoli dispositivi, seguirà una nuova Istruzione che sarà redatta dalla competente Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica.
A una settimana dalla strage di Nizza, parla monsignor Georges Pontier, presidente dei vescovi francesi. La tragedia che si è consumata il 14 luglio , si è abbattuta con "una ferocia selvaggia, violenta e irrazionale". Qualcosa che ha di nuovo destabilizzato il Paese e forse "non sarà l’ultima". Per questo il vescovo lancia un appello alla "solidarietà nazionale" e ad abbassare i toni di una campagna elettorale che, da qui a un anno, si presenta già da oggi "calda" soprattutto sui temi della sicurezza.
“Il clima di dialogo instaurato ha consentito di raggiungere un accordo sulla maggior parte delle questioni” - recita la nota della Cei.
Nell'angelus del 17 luglio 2016 il Santo Padre ha espresso il suo dolore per la strage di Nizza e la vicinanza e la preghiera per le famiglie coinvolte e per tutta la Francia
La cerimonia, celebrata nel Palazzetto dello sport di Andria, è stata presieduta dal vescovo della città monsignor Luigi Mansi: "Temiamo che per troppi anni e per tante persone queste terre siano state considerate le periferie dell'Italia, quelle periferie alle quali il nostro Papa Francesco ha fatto tante volte riferimento. Sospiriamo il giorno in cui tutto questo possa dirsi concluso". Cinquemila persone commosse e silenziose hanno reso l’ultimo omaggio. Tra loro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presidente della Camera, Laura Boldrini e il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio.
La nomina di papa Francesco che ha accolto la rinuncia di monsignor Frans Daneels.
Ecco i canali predisposti dagli organizzatori dell'evento ecclesiale italiano.
Il bilancio parla di 84 vittime. Tra loro purtroppo ci sono numerosi bambini. La Francia di nuovo nell'incubo terrorismo. La tragedia si consuma a Nizza, nella notte della festa nazionale del 14 luglio. Un tir si scaglia a tutta velocità contro la folla. Il Papa parla di "manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo, di attacco contro la pace”. I vescovi francesi: “La solidarietà nazionale sarà più forte del terrorismo". E i musulmani invitano a pregare nelle moschee di tutto il Paese per le vittime.
La comunicazione del portavoce della Sala stampa della Santa Sede.
La celebrazione solenne avverrà a Scutari. Furono uccisi tra il 1945 e il 1974 dal regime comunista.
L'impegno della Chiesa locale per le famiglie delle vittime: “Da ieri accanto alle famiglie ci sono diversi parroci e sacerdoti di Andria. Io stesso mi sto recando adesso in ospedale per salutare i feriti. Questa sera alle 21 abbiamo in cattedrale una veglia di preghiera. Poi, attendiamo disposizioni per i funerali. Come Chiesa diocesana abbiamo deciso di accollarci le spese funerarie, liberando totalmente le famiglie. Sul luogo del disastro tanti giovani delle associazioni di volontariato, cattoliche e laiche, hanno offerto il loro contributo: sono stati tutti lì, anche stanotte, a lavorare concordemente per dare una mano".
Francesco "assicura fervide preghiere di suffragio per quanti sono tragicamente morti" e "invoca dal Signore per i feriti una pronta guarigione".
Dal 30 settembre al 2 ottobre prossimi.
Dopo la nomina del cardinale Angelo Bagnasco a inviato speciale del Papa, è iniziato il "conto alla rovescia" verso il Congresso eucaristico nazionale di Genova (15-18 settembre). Per la prima volta, il Cen si celebra in due fasi: giovedì e venerdì nelle diocesi, sabato e domenica a Genova. Gli iscritti sono già diverse centinaia, ma le cifre sono ancora provvisorie. Intanto Asti, Lamezia Terme e Cesena-Sarsina si preparano con il "loro" Congresso eucaristico.
Succede a padre Federico Lombardi. Paloma García Ovejero sarà la vicedirettrice.
Francesco ha posto la domanda di fondo: chi è il mio prossimo?
Nella XV domenica del tempo ordinario è risuonata la parabola del samaritano che si fa prossimo all'uomo incappato nei briganti. "Alla fine saremo giudicati sulle opere di misericordia" - ricorda Francesco.
"I beni temporali che la Chiesa possiede sono destinati a conseguire i suoi fini e cioè il culto divino, l'onesto sostentamento del clero, l'apostolato e le opere di carità, specialmente a servizio dei poveri - si legge nel testo della Lettera Apostolica
Nei centri gestiti dalla Chiesa cattolica ad Atene sono accolti centinaia di profughi da Siria, Afghanistan, Iraq, in maggioranza famiglie con neonati o figli piccoli, donne sole con bambini, persone con problemi di salute o minori non accompagnati. Inaugurati ieri i locali ristrutturati della Social house nel quartiere Neos Kosmos, grazie a 210mila euro dell'otto per mille, tramite la Caritas. In Grecia bloccati nel limbo 58mila profughi, 15mila hanno già chiesto asilo.
Nei giorni scorsi il prezioso evangeliario ha fatto ritorno a Rossano, dove è stato collocato nel nuovo Museo diocesano. Intervista all'Arcivescovo, monsignor Giuseppe Satriano.
Nel 1975, i cattolici insieme con i rappresentanti di altre Confessioni cristiane, impegnati nell’accoglienza dei marittimi nei vari porti sparsi per il mondo, hanno ritenuto opportuno promuovere una giornata per far conoscere, a un più vasto pubblico, il lavoro di milioni di persone che trascorrono buona parte della loro vita sulle navi. Un lavoro, quello dei marittimi, del quale tutta l’umanità, che produce o che consuma, ne trae beneficio. E così, ogni anno, la seconda domenica di luglio viene celebrata, in tutto il mondo, la “domenica del mare”.
Ad un mese esatto dal suo insediamento fra Patton, neo custode di Terra Santa, ci racconta della sua missione e delle sue aspettative. Il programma per l'estate è di continuare a visitare le realtà dei frati, in modo tale da poterli ascoltare uno a uno, sentire anche da loro come vedono questa nostra realtà della Custodia e il suo futuro.
Procede il cammino di preparazione al grande evento che si svolgerà, dal 15 al 18 settembre, e avrà come tema “L’Eucaristia sorgente della missione. Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”. Carità, catechesi, preghiera saranno gli ingredienti di un appuntamento, che torna a Genova dopo 93 anni; il precedente fu celebrato nel 1923 e contribuì al rinnovamento liturgico del tempo.