Chiesa

Papa Francesco parla a braccio ai giovani nello stadio di Kerasani. Parole importanti contro il reclutamento tra i ragazzi di possibili terroristi e l'invito alla solidarietà intergenerazionale.

Lungo discorso del pontefice alle Nazioni Unite del Paese africano. Al centro il tema dell'ambiente, la deforestazione e la desertificazione, ma anche il problema dell'urbanizzazione. Riguardo a Cop21, la speranza di un accordo condiviso. Un no ancora forte alla cultura dello scarto e alla globalizzazione dell'indifferenza.

Santa Messa celebrata da papa Francesco nel campus universitario di Nairobi. L'appello ai giovani perché costruiscano una società più giusta ed inclusiva, il valore del rispetto della donna

Francesco si è detto grato della calorosa accoglienza ricevuta e, dopo le parole del presidente Kenyatta, si è rivolto alle autorità e al corpo diplomatico. Prima visita del pontefice argentino nel continente "giovane". E in aereo: "ho più paura delle zanzare che delle persone".

Il progetto è di piantare, entro aprile del prossimo anno, 365mila alberi in vari luoghi di Nairobi. Tra questi, il campus dell’università cattolica Tangaza, ma soprattutto un terreno di oltre 280 ettari nei pressi dello stadio di Kasarani, dove il 27 novembre si terrà l’incontro di Francesco con i giovani kenyani.

Udienza con Francesco per i partecipanti alla XXX Conferenza internazionale promossa dal Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari. L'invito di Francesco a stare vicini ai fratelli più sofferenti. E ancora, "accoglienza, comprensione e perdono" come elementi propri della cultura della salus al centro della conferenza internazionale.

Il nuovo umanesimo che nasce dall’incontro con Gesù Cristo è al tempo stesso incarnato e trascendente, solo così può toccare corpo e anima. E al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze la scelta di uno  stile comunicativo all’insegna della concretezza e della condivisione è stata decisiva. Chiara Giaccardi: “Ha azzerato le distanze ed è stato metodo, contenuto, prospettiva”.

Reso noto il calendario del Papa per i mesi di dicembre e gennaio. Bergoglio non aprirà personalmente la Porta di San Paolo fuori le mura.

Discorso storico a Versailles. “Contro i crimini dei jihadisti dobbiamo essere spietati”. I morti di Parigi – afferma – vanno “vendicati”. Chiede poteri speciali, mentre sollecita il Paese a reagire. Poi richiama l’Ue: “Aiuto e assistenza”. Dal G20 solidarietà e qualche reticenza.

Domenica 15 novembre si celebra in tutte le diocesi la Giornata della Chiesa diocesana su iniziativa della Conferenza episcopale. In una “memoria” pubblicata per l’occasione, illustrati gli interventi sul piano caritativo, educativo e socio-culturale.

Per il presidente della Cei il quinto Convegno ecclesiale nazionale è “il punto di arrivo” ma anche “un nuovo punto di partenza”. “Stile sinodale”, concretezza, attenzione verso i poveri le priorità. Apertura di credito verso i giovani. Un triplice abbraccio che dai Pastori si allarga al popolo e arriva a Papa Francesco: “Le vogliamo bene!”

Trasfigurare è uno sguardo che cerca l'uomo e soprattutto i poveri, facendo emergere che non c'è umanità laddove c'è scarto e ingiustizia". le necessità dei giovani di avvicinarsi alla liturgia e alla conoscenza della sacra Scrittura.

L'impegno della Chiesa verso l'educazione a partire dal documento dei vescovi italiani per il decennio, "la rilevanza di una comunità che educa e che è capace di mettersi in rete, l’urgenza della formazione dell’adulto (una priorità), i nuovi linguaggi nell’educazione". L'importanza dell'accompagnamento alle famiglie e la formazione di formatori e formatrici delle famiglie. 

Esperienze da ogni parte d'Italia, il "lievito madre". Abitare indica non solo uno spazio, ma relazioni". L'abitare, "per un cattolico, è farsi abitare da Cristo". Approfondire la dottrina sociale della Chiesa. il grido dei giovani, a cui non vengono consegnate le "chiavi" per prendere in mano le redini della società. Il ruolo delle parrocchie e i carismi dei laici.

"Rallegrati", dice l'angelo a Maria: "sperimentiamo la gioia dell'Evangelii Gaudium". Il convegno "occasione preziosa per fare esercizio di Chiesa", "annunciare e gioire, osare, condividere". Questo perché "la Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione"

"Una prospettiva nuova per la Chiesa", "cura e misericordia", "cuore, mani e testa" per un "cambiamento di stile". La "creatività dello Spirito per una nuova apertura alla realtà".

I partecipanti al Convegno ecclesiale in trenta siti diversi della città per conoscere la storia e il presente. Con un occhio attento alle esperienze pastorali a servizio degli ultimi.