Chiesa

A Loppiano per ricevere il dottorato honoris causa dall'Istituto universitario Sophia, il Patriarca di Costantinopoli è stato raggiunto dal messaggio di Francesco. Il Papa sottolinea che questo riconoscimento "contribuisce favorevolmente al cammino comune delle nostre chiese verso la piena e visibile unità, alla quale tendiamo con dedizione e perseveranza". La condanna severa della guerra in Siria.

Accolti in Aula Paolo VI 5mila rappresentanti del popolo nomade (rom, sinti e altri gruppi itineranti) provenienti da venti Paesi d’Europa, Africa e Asia. L’udienza ha concluso il pellegrinaggio dei gitani - promosso dal Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti, insieme a Comunità di Sant’Egidio, diocesi di Roma e Fondazione Migrantes nel 50° dalla storica visita di Paolo VI al campo nomadi di Pomezia.

Monsignor Marcello Semeraro, vescovo di Albano e membro della Commissione per l’elaborazione della "Relazione": "Considererei il documento finale da tre prospettive: fragilità, sguardo, parole fragili". E ancora: "I padri sinodali non sono stati convocati per essere quei 'cooperatori del disastro', di cui parla il profeta; hanno preferito, come dice san Paolo, essere ‘cooperatori della gioia'". La prospettiva: "Il Sinodo appena concluso non segna una conclusione, ma un nuovo inizio".

Proviamo a metterci nei panni di chi oggi si pone dinanzi alle conclusioni del Sinodo (un autentico tesoro antropologico ed ecclesiologico) e si chiede come e perché lo riguardi. Di sicuro, possiamo dire che i padri sinodali hanno accolto l’invito del Papa ad allargare lo sguardo sulla famiglia, a non ergersi a giudici, ad accogliere e accompagnare tutti nella misericordia.

Messa conclusiva del Sinodo dei Vescovi da parte di papa Francesco. Commento delle letture del giorno, con la condanna di una fede senza farsi disturbare dal problema del fratello. Il ringraziamento ai padri sinodali per le tre settimane vissute insieme.

La relazione finale del Sinodo è stata approvata "con una maggioranza estremamente ampia" e ha ricevuto in ognuno dei 94 paragrafi la maggioranza qualificata dei due terzi, che sui 265 padri sinodali presenti era pari a 177 voti. Indicata la strada del "discernimento" per i divorziati risposati. L'attenzione agli omosessuali che vivono in famiglia. La cifra complessiva dell'accoglienza e della misericordia

Pubblichiamo integralmente il documento dei padri sinodali al termine dell'assise vaticana. Tantissimi i temi trattati, la chiesa rinnova la sua missione affianco e con le famiglie.

Le tre competenze del nuovo Dicastero sono intimamente connesse: non si può parlare di laici senza parlare di famiglia e vita; la famiglia è fatta da laici ed apre alla vita; la vita (in tutti i suoi stadi) coinvolge la famiglia e, pertanto, i laici. Il rimando è continuo e naturale. Non si tratta di fare somme, ma di ripensare il proprio modo di essere Chiesa.

Nella “Relatio finalis”, che la Commissione sta elaborando come documento conclusivo del Sinodo, ci sono “tutte le domande, ma non tutte le risposte”, ha spiegato il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e membro della Commissione incaricata dal Papa di redigere il testo finale. E ancora: il documento finale “non è indirizzato al mondo”, ma è “una riflessione del Sinodo consegnata al Santo Padre, che poi deciderà cosa fare. Non tocchiamo la dottrina”.

Il messaggio del Consiglio permanente della CEI, la preoccupazione per la precarietà lavorativa e la cura dei più deboli. "Aborto e barconi attentati alla vita".

Si è svolto su questi binari il dibattito dei 13 Circoli minori sulla terza parte dell’Instrumentum laboris, di cui la sala stampa della Santa Sede, il 21 ottobre, ha diffuso la sintesi. Le sintesi, ha riferito padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, sono state inviate alla Segreteria del Sinodo, cui spetterà integrarle con i 500 “modi” giunti dai 270 padri sinodali sull’Instrumentum laboris.

Rispetto all'edizione 2011-13 del Rapporto Acs "Perseguitati e dimenticati", il numero di nazioni classificate come di "estrema" persecuzione è salito da 6 a 10. A Cina, Eritrea, Iran, Arabia Saudita, Pakistan e Corea del Nord si sono infatti aggiunti Iraq, Nigeria, Sudan e Siria. Tutte accomunate dall'ascesa dell'estremismo islamico.

Monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Migrantes, traccia un bilancio del convegno tenuto a Brescia: "La pastorale dell'emigrazione in questi cinquant'anni, attraverso le Missioni cattoliche di lingua italiana, ha rappresentato questo volto di Chiesa estroversa, 'in uscita', per dirla con Papa Francesco". Analizzati i mutamenti e presentate le novità pastorali.

L’importanza di un’adeguata preparazione al matrimonio, la riforma delle cause di riconoscimento di nullità matrimoniale alla luce dell’insegnamento della Chiesa, le sfide che le famiglie affrontano in alcuni Paesi. Questi i temi al centro del consueto briefing sull’assemblea sinodale che si è tenuto il 20 ottobre.

Il cardinale Walter Kasper: ''Auguriamo che lo Spirito Santo illumini i Padri Sinodali e li unisca al Papa. Auguriamo che la grande maggioranza dei presenti sia accanto al Papa nella risoluzione dei problemi''. L'attesa: ''È probabile che per un documento finale serva un po’ più di tempo, ma spero che il Papa dica già qualcosa alla fine dei lavori, dopo aver ricevuto tutte le relazioni''.

“Le sofferenze delle famiglie vanno ben oltre quelle dei divorziati risposati”, ha puntualizzato Fouad Twal, patriarca di Gerusalemme, richiamando le famiglie povere, migranti, in guerra, vittime di violenza e costrette a lasciare le proprie terre. In molti interventi è riemersa anche la necessità di un “nuovo linguaggio”.

Così Francesco ha tracciato i contorni della sinodalità. Tre parole che valgono per tutti - laici, pastori e vescovi - giacché la sinodalità, in momenti diversi, coinvolge tutti i fedeli nella Chiesa. Il Papa riconosce, con realismo, le difficoltà: ''Camminare insieme - laici, pastori, vescovo di Roma - è un concetto facile da esprimere a parole, ma non così facile da mettere in pratica''.

Il Papa ha presideuto la Messa in piazza San Pietro durante la quale sono stati canonizzati quattro nuovi santi. Fra di essi, anche i genitori di Santa Teresa di Lisieux, il cui riconoscimento è avvenuto proprio mentre in Vaticano si sta svolgendo il Sinodo sulla famiglia.