Chiesa

Il Papa ha commentato il brano evangelico in cui Gesù guarisce un sordomuto e ha sottolineato la valenza attuale dell'azione di Gesù. Poi l'attenzione del pontefice si è spostata sui migranti: ogni monastero, ogni santuario ospiti una famiglia.

Diversi gli impegni e le proposte, i temi trattati nel corso dell'assise. Il comunicato stampa finale.

Gustavo Clariá, argentino, economista, corresponsabile del sito web del Movimento dei focolari, di ritorno da un mese trascorso nell'isola, a stretto contatto con la popolazione: "Bisogna ricordare che la Costituzione cubana sanziona la libertà di culto, oggi ci si è resi conto che si è commesso un errore quindi l'intenzione è di porvi rimedio attraverso la pratica". Dunque, un viaggio importantissimo.

Interpellati don Gino Rigoldi (carcere minorile Beccaria a Milano e fondatore di Comunità nuova), padre Vittorio Trani (cappellano di Regina Coeli), don Sandro Spriano (cappellano di Rebibbia). In tutti la consapevolezza del rapporto speciale di Papa Francesco con i detenuti. La disponibilità ad assecondare processi di conversione personale. Giusta e inevitabile prudenza sul tema dell'amnistia.

Papa Francesco vuole che in questo Anno Santo la Misericordia del Signore non aspetti i peccatori nelle grandi basiliche, ma vada a cercarli nelle loro case, nei luoghi della loro sofferenza, nelle carceri in cui scontano la pena. Nel suo allargare i confini della Misericordia non dimentica chi ha vissuto il dramma dell'aborto e i defunti. E poi include nel cammino i sacerdoti della Fraternità San Pio .

Vediamo nel dettaglio il messaggio che il Papa ha voluto inviare in vista del Giubileo della Misericordia. Una parola per tutti, anzitutto su come potrà essere lucrata l'indulgenza plenaria, uno dei segni caratteristici dell'Anno Santo.

Ecco il messaggio dei Vescovi italiani per la decima Giornata per la custodia del creato, che quest'anno assume una rilevanza ecumenica. "Leggere i segni, per comprendere i tempi".

Marco Vergottini, teologo, a lungo collaboratore dell’allora arcivescovo di Milano, segnala i punti di contatto nella figura e nel pensiero dell’attuale pontefice e del biblista che fu sulla cattedra di Ambrogio dal 1979 al 2002. Nel terzo anniversario della scomparsa, avvenuta il 31 agosto 2012, vede la luce il volume "Martini e noi", con 111 testimonianze.

Il pericolo: vivere una religione fatta di pratiche esteriori.

Ieri il Papa emerito ha celebrato l'Eucarestia nella chiesa del Campo Santo Teutonico con il Circolo degli allievi di Ratzinger, commentando il Vangelo di ieri.

nelle parole del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, il pensiero su un tema delicato. L'attenzione del porporato per la famiglia, dove "si impara a dialogare, a stare insieme".

"Gli umili di cuore sono i depositari dei segreti di Dio", ha detto il porporato al Santuario della Guardia a Genova.

Monsignor Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto: "Nel programma è tanto lo spazio dato alla famiglia nel mondo contemporaneo, il riferimento alla domenica e il coinvolgimento dei giovani, che avranno la possibilità di approfondire, secondo la loro sensibilità, il richiamo alla famiglia e al sacramento dell’Eucaristia". Oltre 700 le iscrizioni da tutta Italia. Il ricordo di monsignor Mariano Magrassi.

Centesima udienza per papa Francesco in una piazza san Pietro gremita di fedeli. Il Papa ha abbracciato moltissimi bambini, poi ha dedicato la sua catechesi alla vita familiare, entro cui pregare, nella certezza che la carezza di Dio precede tutte le cose. "Che bello quando la mamma e il papà insegnano ai piccoli a mandare un bacio alla Madonna!" - ha esclamato il pontefice.

Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà: "Il Meeting intende riprendere la sua natura originaria e partecipare in tal modo all’impegno del Paese per uscire dalla crisi". Sulle vicende giudiziarie: "Se c’è qualcuno di noi che ha sbagliato, risponda". Un’edizione all’insegna della sobrietà: "Con meno delle metà si son fatte le stesse cose".

Per il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese, non c'è stata chiusura e "chi ha interpretato così non ha nessuna sensibilità religiosa, teologica, filosofica". E ancora: "Abbiamo incontrato tutti i papi ma lo abbiamo fatto sempre in occasioni ecumeniche. Non c'è mai stata una interlocuzione diretta e soprattutto con il valore delle cose che ci siamo detti oggi".

A una persona: Cristo, pane vivo, nutrimento indispensabile.

Papa Francesco ha scelto per la Giornata Mondiale che si svolgerà il 17 gennaio 2016, un tema che ha l'obiettivo di scuotere le coscienze: "Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia". Occorre andare oltre la procedura umanitaria, affermando una decisa opzione culturale che aiuti l'opinione pubblica a superare le chiusure dell'anima.

Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo: "La scelta del Papa è per noi motivo di gioia e di grande responsabilità". "Come testimone e apostolo della misericordia - aggiunge - intende suggerire un modello di Chiesa che sta vicino alla gente, che cura e fascia le ferite ma anche un modello di pastore". La preparazione diocesana all'evento e il Giubileo dei "Gruppi di preghiera".