Chiesa

L’arrivo di Papa Francesco in Paraguay è stato accompagnato da elementi che hanno portato alla memoria gli anni delle reducciones, cioè delle piccole comunità create dai missionari della Compagnia di Gesù per avvicinare gli indios.

Incontro del pontefice con i detenuti del Centro di Rieducazione di Santa Cruz, che lo hanno atteso a lungo tra paloncini gialli e bianchi. Francesco ha prima scoltato le testimonianze di alcuni dei presenti, che hanno raccontato la propria storia. Poi ha parlato per oltre dieci minuti, presentandosi come "un perdonato". Il Papa ha considerato i problemi della popolazione carceraria, fra cui il sovraffollamento e la lentezza della giustizia, auspicando una maggiore sinergia tra le Istituzioni.

Monsignor Mario Melanio Medina, vescovo della diocesi di San Juan Bautista de Las Misiones: ''Viviamo una grande gioia per la visita del Papa, ci siamo preparati bene. Tutte le diocesi stanno vivendo un cammino triennale incentrato sull’evangelizzazione della famiglia. Papa Francesco ci viene a portare il suo messaggio di pace, ma ci sprona anche a una conversione pastorale, a fare autocritica''. Lo storico ruolo dei gesuiti in Paraguay e l’attenzione al creato.

Tornano le tre ''t'' di Papa Francesco nel discorso che rivolge al secondo incontro mondiale dei Movimenti popolari. Le tre ''t'' sono: tierra, techo y trabaco; cioè terra, casa e lavoro. E la preoccupazione che Francesco mette in primo piano è l’urgenza di un cambiamento di fronte alle situazioni di ingiustizia e di esclusione.

Proponiamo l'omelia integrale pronunciata quest'oggi da papa Francesco a Sierra de La Cruz in Bolivia dove ha aperto il Congresso eucaristico boliviano. A partire dal brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, il Papa ha offerto una significativa e attualizzata lettura del Pane Eucaristico alla luce dei gesti di Gesù e delle urgenze della società. "La visione di Gesù non accetta una logica, una visione che sempre 'taglia il filo' a chi è più debole, a chi ha più bisogno. Basta con gli scarti".

Grande entusiasmo per la visita di Francesco. Incontro di cortesia con il governo locale, nella notte italiana già i primi incontri.

Incontro del pontefice con sacerdoti e religiosi nel santuario nazionale mariano di Quito. Al centro la gratuità e il servizio, sull'esempio di Cristo. Grande festa per l'arrivo del Papa, in molti per vederlo hanno atteso dalla scorsa sera ecuadoriana. E ancora: l'invito a non negare le proprie radici e a coltivare le tradizioni religiose popolari.

Il cardinale Ennio Antonelli declina le "cinque vie" del Convegno di Firenze a partire dalla storicità come caratteristica peculiare del cristianesimo, dal potere attrattivo dei "paradossi" di Gesù - "uomo vero ma singolarissimo" - e dalla capacità dei santi di "abitare" il loro tempo in modo eroico e concreto.

Parla monsignor Oscar Aparicio, arcivescovo di Cochabamba e presidente della Conferenza episcopale boliviana: "Il Paese non è più una Repubblica ma uno Stato plurinazionale, anche se resta ancora molto da fare per costruire una Bolivia unita per tutti i boliviani". Sull'incontro con i movimenti l'arcivescovo chiarisce che "il Papa visiterà i movimenti popolari e non i movimenti sociali". L'attesa per una risposta "vocazionale" dai giovani.

È davvero un ritorno a casa per Papa Francesco la visita in Ecuador, Bolivia - vi arriverà nel pomeriggio, la notte in Italia - e, successivamente, Paraguay. Lo si è visto sin dai primi momenti della sua presenza a Quito domenica scorsa.

Ripresi diversi temi della Laudato Si'. L'invito a coltivare e custodire la terra, secondo il dettato della Genesi. La speranza di una formazione che alimenti lo spirito critico, in un'ottica di relazionalita' e di dialogo, secondo lo schema di inclusivita' invocato nell'enciclica.

Selfie. Mai come in questo viaggio il tentativo di ottenere una foto assieme a Papa Francesco è stato così esasperato. Ci provano in tutti i modi, anche correndo accanto alla utilitaria o alla papamobile.

Aspettando la visita del Papa, l'arcivescovo emerito di Santa Cruz racconta come ha conosciuto il futuro Pontefice, gli impegni comuni nel Celam e per animare la presenza della Chiesa nei rispettivi Paesi e in America Latina. "Tutti insieme - afferma, guardando avanti - costruiremo una Bolivia senza odio, senza rancori, senza trappole spirituali, psicologiche o politiche".

Oltremezzo milione di persone per la prima Messa celebrata dal pontefice in Ecuador. Al centro dell'omelia il tema della famiglia, che il Papa ha definito ancora come "piccola Chiesa domestica". L'invito agli ultimi e ai disperati ad avere fiducia in Dio. Poi l'appello: "la famiglia deve essere potenziata".

Una danza di guanti bianchi. È la prima volta che le note degli inni nazionali vengono accompagnate da un movimento lento, ritmato, quasi una danza compiuta da giovani che hanno voluto così dare il benvenuto in Ecuador a Papa Francesco. Poi una ragazza che si toglie la sua fascia tricolore e la mette al collo di Papa Francesco.

L'aereo che porterà il pontefice in Ecuador, Bolivia e Paraguay è partito da Fiumicino. Prevista una settimana fitta di incontri, è il viaggio più lungo del pontificato di papa Francesco. Il pontefice ritorna nel suo continente per la prima volta dopo la GmG. Ma allora era una visita ereditata dall'agenda ecclesiale di Benedetto XVI.