Chiesa

Papa Francesco ha scelto "Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia" come tema per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che si celebrerà il prossimo 17 gennaio. Al centro del messaggio, l'Anno della Misericordia e la necessità di non cadere nell'indifferenza.

Il pontefice ha dedicato l'udienza generale di questa mattina al mondo del lavoro e della famiglia. Al centro della riflessione di Bergoglio il rischio di una organizzazione del lavoro legata ai profitti e al guadagno, nell'ottica di una divinizzazione pericolosa. Lo stile laborioso, per il Papa, "si impara in famiglia".

Seconda catechesi di agosto nell'Aula Paolo VI per il pontefice dedicata ai momenti che scandiscono la vita familiare. Bergoglio ha parlato dell' "ossessione del profitto economico" che mettono a rischio i ritmi della vita, a partire dal momento della festa.

Da Papa Francesco la pista da seguire: "Uscite dal vostro nido verso le periferie dell'uomo e della donna di oggi! Per questo, lasciatevi incontrare da Cristo. L'incontro con Lui vi spingerà all'incontro con gli altri e vi porterà verso i più bisognosi, i più poveri". Un forte invito a contrastare i rischi della modernità che insidiano le comunità: dalla secolarizzazione all'imborghesimento.

Nella scelta della famiglia, “Chiesa domestica”, con le sue sfide inedite e le sue grandi risorse, la Chiesa respira a pieni polmoni, per se stessa e per tutta l’umanità. Le parole chiave: da collegialità a sinodalità, da parresia ad ascolto, da misericordia a madre e discernimento. Appuntamento a ottobre per concludere un percorso originale di vita della Chiesa.

E' il tema scelto da papa Francesco per la prossima Giornata mondiale della pace (1 gennaio 2016). Le prime notizie diffuse dalla Sala Stampa della Santa Sede.

Il Papa ha incontrato il Movimento Eucaristico Giovanile parlando dell'emergenza del Mediterraneo. Bergoglio ha parlao di guerra invitando ancora all'accoglienza e al dialogo. Ancora una volta il riferimento ai nonni come tesoro prezioso.

I vescovi francesi e spagnoli delle diocesi toccate dal percorso dell'antico pellegrinaggio, hanno scritto una lettera pastorale dal titolo "Il cammino di San Giacomo: ricerca e incontro". Monsignor Marc Aillet, vescovo di Bayonne: "È un cammino di fede e di comunicazione della fede". Alla ricerca del significato originario, oggi oscurato dal turismo di massa. Il ruolo delle parrocchie.

Marianita Montresor, presidente del Segretariato attività ecumeniche, spiega la scelta di Assisi: "Un approdo, simbolicamente importante. Dice la tensione verso un ecumenismo che abbia il coraggio di vivere il dialogo in profondità, ma soprattutto in spirito di povertà, come Francesco... Inoltre, Assisi è la città dove si è tenuto il primo grande incontro interreligioso di preghiera per la pace".

In un messaggio per la Supreme Convention apertasi nei giorni scorsi a Filadelfia, negli Stati Uniti. L'attenzione di Francesco al "bene comune" della società americana. Un primo momento di riflessione da parte del Papa in vista del prossimo viaggio negli USA.

Ieri pomeriggio un bellissimo incontro in piazza san Pietro tra 10mila ministranti e papa Francesco. Un vero e proprio fiume in piena ha percorso la piazza, in attesa della Gmg di Cracovia 2016.

Ripresa delle udienze generali nell'Aula Paolo VI dopo la pausa estiva. Il Papa ha dedicato la sua catechesi alle famiglie ferite, in particolare ai divorziati risposati. Un tema caldo e su cui la Chiesa, a cavallo tra due Sinodi, sta riflettendo da tempo.

Il Papa ha incontrato in piazza San Pietro circa 10 mila ministranti di tre continenti, a Roma per un pellegrinaggio internazionale. Li ha invitati a uscire, a non rimanere chiusi in se stessi. "La prossimità e familiarità con Gesù nel servizio all'altare diventa occasione per aprirsi agli altri". L'esortazione alla preghiera quotidiana di dialogo con Gesù.

Pedro Aguado Cuesta è stato confermato da pochi giorni padre generale dell'Ordine. Dal 2009 guida 1.400 confratelli a servizio degli oltre 120mila alunni che popolano 3 università, 189 collegi e 128 parrocchie gestiti dagli scolopi in 36 Paesi. La presenza più antica è, ovviamente, l'Italia, patria di san Giuseppe Calasanzio. La più recente il Vietnam. Conferme dall'Africa, speranze dall'Asia.

Gesù invita a non fermarsi al dono, ma a guardare oltre.

Dimenticare i problemi delle periferie del mondo, quelle in cui si muore per inedia e pandemie, dove si combattono guerre sanguinose in nome del "dio denaro" o imperversano regimi dittatoriali che tutelano, sempre e comunque, interessi faziosi, significa, davvero, essere fuori dal tempo e dalla Storia.

Il messaggio del Perdono di Francesco di Assisi (1216) e il grande Giubileo indetto da Francesco Papa hanno lo stesso significato e lo stesso potere di usare la compassione e il perdono contro tutti i muri fisici e spirituali che sorgono come frutto del Male. Il vento dello Spirito li faccia crollare e cambi la faccia della terra!