In programma il prossimo 6 giugno.
Chiesa
Uscire da se stessi, aprirsi alla gioia e alla condivisione.
Il 16 il convegno nazionale Fisc.
Ecco le disposizioni di papa Francesco.
Si rinnova nella memoria nell'Anno della Misericordia.
Papa Francesco non parla di qualcosa di astratto, ma di concreto e visibile. Gli occhi e il volto, infatti, comunicano tutto di una persona, la sua intimità, i suoi segreti… E così è per la misericordia. Il Pontefice introduce tutti, credenti e non credenti, nel più grande e, forse, incomprensibile mistero della fede cristiana.
San Gregorio di Narek proclamato dottore della Chiesa.
Il Santo Padre ritorna sul tema del Giubileo straordinario.
L'omelia di papa Francesco durante i primi vespri della II domenica di Pasqua. Pochi minuti prima, la consegna e pubblicazione della bolla giubilare.
Proponiamo il testo integrale della Bolla pubblicata da papa Francesco che funge da traccia per il grande evento che si aprirà l'8 dicembre 2015. "Gesù è il volto della misericordia del Padre".
Solenne cerimonia dinanzi alla Porta Santa della basilica di San Pietro. Il Papa ha consegnato la bolla per il Giubileo straordinario ad alcuni rappresentanti delle diverse chiese. Mons. Sapienza ha poi dato lettura di ampi brani di essa: "misericordia" è il termine che prevale. Un impegno per la Chiesa, un cammino ulteriore per i cristiani. E ancora, l'invito a convertirsi ai criminali e ai corrotti.
"Avere un cuore grande per i giovani, per formare in essi cuori grandi, capaci di accogliere tutti. L'udienza a margine del convegno dei formatori.
Se n'è parlato nel convegno dei formatori a Roma.
Nella basilica vaticana con la celebrazione del primi vespri della II domenica di Pasqua.
Parla p. Tovma Khachatryan: "Il riconoscimento da parte di Francesco della testimonianza di fede dei nostri padri che hanno accettato il martirio pur potendosi salvare attraverso la conversione all'islam, è un segno particolarmente significativo". E ancora: "La ferma condanna del Genocidio armeno e degli altri genocidi da parte degli Stati e delle grandi organizzazioni è l'inizio della prevenzione di altri genocidi".
Un pensiero per quanto accade ad Aleppo.
I cristiani dei diversi Paesi del vecchio continente sostengono con aiuti concreti e preghiere chi è perseguitato per la propria fede.
Paura e insicurezza serpeggiano nelle comunità cristiane. Se n'è fatto interprete il cardinale Oswald Gracias: "Sono addolorato e rattristato per gli attacchi contro due chiese cattoliche in India. Condanno con forza queste azioni malvagie e pericolose contro la nostra gente". Accuse infondate di proselitismo che violerebbe la legge anti-conversione.
Nell'editoriale di Migranti Press
Al termine dell'udienza generale. Saluto anche ai pellegrini ai lingua croata e ad alcuni adolescenti italiani.
"Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe" - ha detto il Papa, che ha parlato della responsabilità della società nei confronti dei più piccoli e quindi dei genitori. Francesco ha sottolineato che i bambini sono le prime vittime di unioni genitoriali immature e delle separazioni. Il pontefice ha invitato a non lasciare solo le mamme e i papà.
Appuntamento presso la parrocchia di San Gregorio VII. 1200 i partecipanti previsti.
Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui e presidente della Conferenza episcopale centrafricana ha ricevuto pesanti minacce, ma si adopera per la pacificazione. Anche attraverso il Forum di Bangui a cui i cattolici hanno dato un grande contributo. "Abbiamo bisogno d’imparare a fidarci di nuovo, accettandoci, dialogando, ascoltandoci e proponendo possibili soluzioni". L’attesa per la visita del Papa che "viene ad asciugare le nostre lacrime, a confortarci e invitarci a intraprendere il cammino della riconciliazione".
Il "filo rosso" che ha cucito i passaggi del triduo pasquale di papa Francesco
Regina Coeli del Papa nel lunedi dell'Angelo.
"Dal Signore risorto imploriamo la grazia di non cedere all'orgoglio che alimenta la violenza e le guerre, ma di avere il coraggio umile del perdono e della pace". Accorato messaggio per la pace da parte del Papa dalla loggia della Basilica petrina.
Papa Francesco ha seguito il canto del preconio con la candela in mano. Una liturgia ricca di gesti, per quella che Sant'Agostino definì: "la madre di tutte le veglie". Dopo l'Exultet sono state proclamate le letture, che ripercorrono l'intera storia della salvezza. Dieci battesimi nella notte più bella dell'anno liturgico.
Parole forti del Papa nella sua meditazione. Chiamati a portare la croce, testimoni dai luoghi del dolore: Siria, Nigeria, Iraq, Egitto, Cina, Terra Santa, oltre agli italiani. Nei testi di Renato Corti, vescovo emerito di Novara, ad ogni stazione "sentimenti e pensieri che hanno potuto abitare nella mente e nel cuore di Gesù", oltre al lasciarsi "interpellare da alcune situazioni di vita".
Padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, per descrivere come le comunità cristiane di Terra Santa si apprestano a vivere la Pasqua, ripercorre il passo evangelico di Marco, al capitolo 16, quello della tomba vuota di Cristo: "Il vero sepolcro da aprire è credere che non sia possibile cambiare nulla". E invece occorre sperare e saper vedere i segni della solidarietà e del riscatto.
Riflessioni sulla via Crucis di ieri al Colosseo...