Chiesa

Riferimenti ai Patti Lateranensi e alle emergenze attuali. Il pontefice ha parlato di giovani, lavoro, ambiente, a pochi giorni dall'apertura di Expo 2015 a Milano. Dal Capo dello Stato la preoccupazione per le persecuzioni a danno dei cristiani. Ventitré minuti di colloquio privato, poi la cerimonia pubblica con le due delegazioni. Per l'Italia, fra gli altri, presente il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni. Mattarella ha invitato ufficialmente in Quirinale il Papa.

Se oggi si è giunti fino a negare l'uomo, è perché ci sono state "reali lacune" negli umanesimi del passato. È l'analisi di Giuseppe Savagnone, storico e filosofo, che nel suo ultimo libro s'interroga sul tema del Convegno fiorentino senza retorica, "senza reticenze e senza sconti", per delineare "un umanesimo che non sia soltanto ad uso e consumo dei credenti".

Don Renato Chiera, sacerdote piemontese fidei donum, arrivato con un gruppo di ragazzi della Casa do Menor di Fortaleza, spiega la vita nelle periferie brasiliane, dove i suoi giovani non si arrendono dinanzi a una vita troppo spesso in salita. Con lo spettacolo teatrale "Lasciateci sognare", il gruppo Ru'Art vorrebbe "fare arrivare una ventata di coraggio" a un'Europa "che si sta lasciando inglobare dal pessimismo".

Una delegazione della Conferenza delle Chiese europee (Kek) sarà in Armenia, dal 22 al 24 aprile, per partecipare alle commemorazioni del genocidio. Guy Liagre, segretario dell'organismo, spiega il perché di questa scelta: "Per commemorare il passato, occorre raccontare le storie, far rivivere le memorie. Solo quando questo accade, possiamo vedere dove i ricordi dei conflitti e le storie divergono".

Convegno ecclesiale nazionale e l'Anno Santo straordinario sono strettamente collegati, anche se la dimensione del secondo guarda al mondo e non solo all'Italia. Ad unirli, visto che a novembre ospiterà l'evento della Chiesa italiana, sarà anche Firenze in quanto città della misericordia.

Si rinnova nella memoria nell'Anno della Misericordia.

Papa Francesco non parla di qualcosa di astratto, ma di concreto e visibile. Gli occhi e il volto, infatti, comunicano tutto di una persona, la sua intimità, i suoi segreti… E così è per la misericordia. Il Pontefice introduce tutti, credenti e non credenti, nel più grande e, forse, incomprensibile mistero della fede cristiana.

Solenne cerimonia dinanzi alla Porta Santa della basilica di San Pietro. Il Papa ha consegnato la bolla per il Giubileo straordinario ad alcuni rappresentanti delle diverse chiese. Mons. Sapienza ha poi dato lettura di ampi brani di essa: "misericordia" è il termine che prevale. Un impegno per la Chiesa, un cammino ulteriore per i cristiani. E ancora, l'invito a convertirsi ai criminali e ai corrotti.

Parla p. Tovma Khachatryan: "Il riconoscimento da parte di Francesco della testimonianza di fede dei nostri padri che hanno accettato il martirio pur potendosi salvare attraverso la conversione all'islam, è un segno particolarmente significativo". E ancora: "La ferma condanna del Genocidio armeno e degli altri genocidi da parte degli Stati e delle grandi organizzazioni è l'inizio della prevenzione di altri genocidi".

I cristiani dei diversi Paesi del vecchio continente sostengono con aiuti concreti e preghiere chi è perseguitato per la propria fede.

Paura e insicurezza serpeggiano nelle comunità cristiane. Se n'è fatto interprete il cardinale Oswald Gracias: "Sono addolorato e rattristato per gli attacchi contro due chiese cattoliche in India. Condanno con forza queste azioni malvagie e pericolose contro la nostra gente". Accuse infondate di proselitismo che violerebbe la legge anti-conversione.