Chiesa

"Non scarichiamo sui bambini le nostre colpe" - ha detto il Papa, che ha parlato della responsabilità della società nei confronti dei più piccoli e quindi dei genitori. Francesco ha sottolineato che i bambini sono le prime vittime di unioni genitoriali immature e delle separazioni. Il pontefice ha invitato a non lasciare solo le mamme e i papà.

Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui e presidente della Conferenza episcopale centrafricana ha ricevuto pesanti minacce, ma si adopera per la pacificazione. Anche attraverso il Forum di Bangui a cui i cattolici hanno dato un grande contributo. "Abbiamo bisogno d’imparare a fidarci di nuovo, accettandoci, dialogando, ascoltandoci e proponendo possibili soluzioni". L’attesa per la visita del Papa che "viene ad asciugare le nostre lacrime, a confortarci e invitarci a intraprendere il cammino della riconciliazione".

Parole forti del Papa nella sua meditazione. Chiamati a portare la croce, testimoni dai luoghi del dolore: Siria, Nigeria, Iraq, Egitto, Cina, Terra Santa, oltre agli italiani. Nei testi di Renato Corti, vescovo emerito di Novara, ad ogni stazione "sentimenti e pensieri che hanno potuto abitare nella mente e nel cuore di Gesù", oltre al lasciarsi "interpellare da alcune situazioni di vita".

Padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa, per descrivere come le comunità cristiane di Terra Santa si apprestano a vivere la Pasqua, ripercorre il passo evangelico di Marco, al capitolo 16, quello della tomba vuota di Cristo: "Il vero sepolcro da aprire è credere che non sia possibile cambiare nulla". E invece occorre sperare e saper vedere i segni della solidarietà e del riscatto.

Il ministro generale dei Frati minori conventuali, fra Marco Tasca, in vista di Expo 2015, ha inviato agli oltre 4.000 frati dell'Ordine in 63 Paesi dei cinque continenti la lettera "Cibo che nutre. Per una vita sana e santa". Un severo no allo spreco che riguarda tutto il creato e pone domande strategiche sul presente e sul ruolo e sullo stile di vita dei francescani.

Dal Belgio alla Germania, dalla Francia alla Svizzera: uno slancio di concreta partecipazione da parte dei cristiani di tutta Europa. Così stanno rispondendo ai continui e accorati appelli di Papa Francesco per i cristiani perseguitati. Occorre trovare una via percorribile perché i cristiani delle terre martoriate possano rimanere nelle loro case e coloro che sono emigrati possano ritornare.

La sua vita, il suo ministero, il suo insegnamento restano per sempre narrati da quelle pagine di Vangelo che il vento a lungo sfogliò nella celebrazione del suo estremo addio. Quelle pagine che poi, da ultimo, il vento serrò. Perché la sua parola e il suo amore restassero per sempre sigillati nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato.

Papa Francesco ha parlato al cuore dei preti di tutto il mondo. Ci ha parlato ancora una volta da prete. Ha parlato di stanchezza e riposo. Di quando anche lui è stanco e prega per noi. L'istante di verità passa oggi nella capacità di vivere autenticamente anche questa condizione così umana. Imparare a essere stanchi e imparare a riposare diviene sostanziale.

Si sono svolti in Albania gli "stati generali" degli ordini religiosi maschili e femminili. Fra i temi: ecclesialità, profezia, pace, carità

"Se ci accostiamo alla santa Comunione senza essere sinceramente disposti a lavarci i piedi gli uni gli altri, noi non riconosciamo il Corpo del Signore". Lo ha detto papa Francesco questa mattina in piazza San Pietro. Ricordato il Papa polacco a dieci anni dalla sua scomparsa. Il pontefice ha ricordato anche i martiri cristiani, a partire da don Andrea Santoro.

Un vero pellegrinaggio, una forte esperienza spirituale, senza concessioni al turismo religioso. Il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi: "Non abbiamo inventato nulla di nuovo. Si stanno moltiplicando le richieste, da tutta Italia, di assistenza a gruppi giovanili... siamo convinti che il pellegrinaggio non formi solo oggetto di devota memoria, ma sia, piuttosto, pratica religiosa viva ed attuale"

Oltre 4mila fedeli provenienti dalle cinque diocesi salentine (Lecce, Otranto, Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli e Ugento-Santa Maria di Leuca) hanno camminato nella notte dietro alla croce, guidati dai loro vescovi, percorrendo 5 chilometri da Gagliano del Capo fino al santuario di Santa Maria di Leuca. L'appello alle istituzioni: trovare insieme le giuste risposte alla grave calamità della Xylella fastidiosa, il batterio killer che sta distruggendo gli ulivi

Matteo Calabresi, responsabile del Servizio per la promozione del Sostegno economico alla Chiesa cattolica: "L'anello debole della promozione sono i sacerdoti che forse spinti dal pudore del 'non sappia la mano sinistra di ciò che fa la destra' evitano di parlare di risorse economiche e di denaro. Al contrario, i fedeli apprezzano molto che se ne parli".

Una rilettura ragionata, a cavallo fra Antico e Nuovo Testamento. La parola misericordia compare circa 145 volte nella nuova traduzione della Bibbia Cei, anche se nelle lingue originali della Scrittura (l'ebraico e il greco) non esiste un'unica parola che corrisponde all'italiano misericordia, e ciò comporta una certa varietà di traduzione.