Pubblicato nel giorno della domenica delle Palme, XXX Giornata mondiale della gioventù.
Chiesa
Celebrazione delle Palme in piazza San Pietro. "C'è una strada contraria a quella di Cristo: la mondanità", ha detto il Papa. U invito ai giovani a proseguire il cammino in preparazione a Cracovia 2016.
Lettera del Papa al preposito generale dei Carmelitani scalzi.
il 18 aprile il Papa vedrà il Capo delo Stato. Il 23 settembre, negli Stati Uniti, l'incontro con il presidente americano.
Costante riferimento al dono dell'essere custoditi dall'amore di Dio.
Sarà papa Francesco a concludere l'assemblea generale di maggio. Trattati il tema della disoccupazione, della persecuzione dei cristiani, dell'educazione e del contrasto all'ideologia gender.
Un incontro senza preavviso. Momenti di grande emozione.
Le comunità territoriali si sono già mobilitate per preparare e vivere l'incontro mondiale del 2016. Un giro di orizzonte.
Visitare i fratelli evangelici in una delle loro sedi storiche è un gesto che "riempie il futuro". Ma è tutto l'incontro con questa Chiesa, a partire dalla Sindone e dal Cottolengo, che si annuncia come un momento felice di umanesimo cristiano. A cui si aggiunge la volontà espressa dall'arcivescovo Nosiglia di consegnare nelle mani del Papa le elemosine dei pellegrini della Sindone.
Uno scritto del 2006.
Questa mattina.
Previsti incontri con le diverse realtà diocesane.
Non fare mancare mai la preghiera per la famiglia, soprattutto in vista del Sinodo.
Don Giuseppe, e con lui don Giovanni Nervo, sono stati realmente presenze profetiche per la nostra Chiesa, a tratti scomode e perfino discusse ma capaci d'indicare con chiarezza la direzione verso cui tendere e, al tempo stesso, strenuamente impegnate a dare concretezza alle loro intuizioni.
Questa la proposta alle diocesi del Servizio nazionale per la pastorale giovanile per la Giornata mondiale della gioventù che si celebra nella Domenica delle Palme. Lo spunto dalle parole di Papa Francesco: "Dove c'è un muro, c'è chiusura di cuore. Servono ponti, non muri!". Da piazza San Pietro partirà il pellegrinaggio del Crocifisso di San Damiano e della Madonna di Loreto: un anno in giro nelle diocesi
Francesco Antonetti è il presidente della Confederazione delle Confraternite che raggruppa circa tremila tra quelle canonicamente riconosciute nelle diocesi, con un milione e mezzo di confratelli: "Volendo, il primo articolo recita: nessuna liceità per cose lontane dal Vangelo e, quindi, immorali". La necessità della formazione cristiana. Parte dei ricavi delle feste destinata alla carità
Consiglio permanente Cei. Ferma posizione del cardinale presidente, Angelo Bagnasco: "Non sarà di certo una macabra bandiera nera issata al posto di un crocifisso divelto che potrà uccidere l’amore di Cristo". Fra i temi trattati anche il "grande dono" del Giubileo della Misericordia, il malaffare e il malcostume, la domanda di lavoro, la buona politica e la necessità di opporsi al dilagare della teoria del gender.
Consiglio permanente Cei. Amare l’uomo in tutte le sue condizioni, di perseguitato per la propria fede, di disoccupato perché derubato del lavoro dal malaffare, di bambino e giovane pressato dalla teoria del gender, di migrante che attraversa il mare alla ricerca di futuro... ecco l’impegno. Contate su di noi
L’iniziativa è stata ideata dall’associazione Sant’Anselmo-Imago Veritatis con la collaborazione di monsignor Timothy Verdon, direttore del museo del Duomo di Firenze. Andrea Gianni, presidente dell’associazione, sul capolavoro del Beato Angelico: "Non una fruizione meramente estetica o emozionale, bensì come invito a mantenere uno sguardo contemplativo sulla passione e morte di Cristo".
Giubileo. A ciascuno è chiesto di lasciarsi incontrare da Cristo, di farsi raggiungere dal suo amore misericordioso. Si lascia accarezzare da Dio chi riconosce il proprio peccato con umiltà. In questo senso il peccato dell'uomo è il luogo privilegiato dell'incontro con Gesù Cristo, che è venuto non per i sani, ma per i malati.
Giornata intensissima quella vissuta da Francesco. Dopo il prologo a Pompei, eccolo a Scampia. Poi un lungo, interminabile corpo a corpo, con un popolo entusiasta al quale non si è mai sottratto: "Siamo tutti napolitani…". Il "miracolo" del sangue di San Gennaro che si è liquefatto. L’inconfondibile augurio: "E ca a’ Maronna v’accumpagne!". Il saluto, uno a uno, di tutti i 120 detenuti a Poggioreale.
"Il Vangelo: lì possiamo incontrare Gesù, ascoltarlo, conoscerlo - ha detto il Papa. Il crocifisso: segno dell’amore di Gesù che ha dato sé stesso per noi. E poi una fede che si traduce in gesti semplici di carità fraterna. Ma principalmente nella coerenza di vita tra quello che diciamo e quello che viviamo, coerenza tra la nostra fede e la nostra vita, tra le nostre parole e le nostre azioni. Vangelo, crocifisso, testimonianza.
Il sangue di San Gennaro si è sciolto a metà. L'invito di Francesco a pregare.
Momenti di grossa emozione per strade del paese campano. Il Papa ha recitato la supplica alla Madonna.
Un appello ulteriore alla conversione per i criminali. "Lasciate spazio alla misericordia". E poi la professione i fede, scaturita da commento al Vangelo del giorno. "Gesù è il Signore". Il saluto finale: "c'a' Maronna v'accumpagn".
Ecco cosa ha detto papa Francesco nel discusso quartiere partenopeo.
Tanti appuntamenti nella città campana.
Intervento ad ampio raggio del Papa sulla giustizia in una lettera. "L'ergastolo è una pena di morte nascosta".
Li ha resi noti questa mattina la Sala Stampa.
E' intervenuto il presidente dei Vescovi italiani.