Primo momento forte della visita del pontefice in Georgia con un richiamo alla pratica del Vangelo.
Chiesa
Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo.
Il 70% dei detenuti torna in prigione se non ha opportunità di lavoro e di formazione. Non solo: sono soprattutto i più poveri ed emarginati a stare più tempo in carcere. La denuncia di due quotidiani nazionali commentati da don Virgilio Balducchi (ispettore generale dei cappellani delle carceri), don Antonio Loi (cappellano a Opera, Milano), don Sandro Spriano (cappellano a Rebibbia, Roma), don Franco Esposito (cappellano a Poggioreale, Napoli).
Il pensiero del Papa nell'udienza generale anche "all'amata e martoriata Siria".
Il cardinale presidente ha messo al centro della prolusione con cui ha aperto oggi a Roma il Consiglio permanente della Cei l'Europa e l'Italia. Ci vuole "un di più di Europa" per vincere nazionalismi e sciovinismi e non divenire preda di "approfittatori cinici". Sui "tratturi veraci" dell'Italia, bisogna invertire la rotta di chi emigra per mancanza di lavoro. "Informarsi personalmente", l'indicazione del referendum. Il primo pensiero ai terremotati.
Quattro giornate di intensi dibattiti, nelle sale del seminario vescovile di Fulda, su migrazione e rifugiati, nuove povertà e marginalità come sfida per la Chiesa, interventi umanitari in favore dei cristiani del Vicino e Medio Oriente, integrazione europea dopo la Brexit del Regno Unito e cinquecentenario della riforma luterana.
Il Papa ha celebrato l'Eucarestia per il Giubileo dei catechisti, commentando l'episodio evangelico del ricco e di Lazzaro.
A un mese dalla scossa sismica delle 3.36 del 24 agosto che ha portato morte e distruzione nel Centro Italia, ad Amatrice, il comune del reatino che ha pagato il maggior tributo di vittime, il vescovo di Rieti, monsignor Pompili, ha celebrato una messa di suffragio. Forte l'invito a riprendere il cammino, "un atto dovuto" a chi non c'è più e a chi è rimasto, come la piccola Alessia, battezzata durante la celebrazione. La ricostruzione non passa solo per le Istituzioni ma anche per "le nostre mani che non possono restare inerti o nostalgiche, ma debbono ritrovare l’energia e la voglia di ricostruire insieme". Piangenti ma non piagnoni, il monito del vescovo.
Il Pontefice si è rallegrato “di vedere” che tra le diverse confessioni religiose di Nizza “le relazioni interreligiose sono molto vive.
Alla vigilia del Giubileo dei catechisti, don Andrea Lonardo e padre Maurizio Botta firmano un libro di catechesi su "Le domande grandi dei bambini". Un percorso in parallelo con i loro genitori per "volare alto" e annunciare la fede senza sconti, ma anche senza moralismi.
Per la prima volta nella storia delle relazioni islamo-cattoliche in Italia si è svolto il 22 settembre a Roma un incontro tra gli esperti Islam dell'Ufficio Cei per l'ecumenismo e il dialogo e i rappresentanti delle associazioni e comunità islamiche in Italia. Mons. Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Cei per il dialogo: "Vogliamo iniziare questo percorso per poter offrire al nostro Paese gli strumenti sia culturali ma anche di amicizia che ci permettono di costruire la società del vivere insieme perché uno dei grandi problemi di oggi è capire come poter vivere insieme nelle nostre differenze. Solo questo ci permetterà di non rimanere soffocati e imprigionati dalla paura”.
In vista della Settimana sociale e del prossimo convegno di Napoli delle Chiese del Mezzogiorno d'Italia la proposta della Cec, riunita in sessione autunnale, di identificare percorsi virtuosi di crescita nei diversi settori, dal compart agricolo a quello del turismo. Tra gli obiettivi, anche il rilancio della catechesi secondo gli orientamenti della Cei e un'attenzione ai Seminari.
Udienza generale odierna dedicata al motto giubilare Misericordes sicut Pater.
Il monito: “Non ci stanchiamo di ripetere che mai il nome di Dio può giustificare la violenza". Risuonano forti le parole del Papa ad Assisi dove, con oltre 500 leader delle religioni mondiali, ha invocato il dono della pace. In un minuto di silenzio, si sono ricordate tutte le vittime delle guerre. Firmato da tutti i leader un Appello per la pace: “Chi invoca il nome di Dio per giustificare il terrorismo, la violenza e la guerra, non cammina nella Sua strada"
Papa Francesco è ad Assisi per il trentennale dell'incontro ecumenico voluto da San Giovanni Paolo II. Nell'omelia della Messa a Santa Marta le ragioni di ua giornata speciale.
Si è aperto ad Assisi l'incontro "Sete di Pace. Religioni e culture in dialogo". All'Assemblea d'inaugurazione ha partecipato anche il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella. "Il dialogo tra le religioni - ha detto -, tra credenti e non credenti, il dialogo della cultura può molto, più di quanto sembri". E all'Angelus papa Francesco esorta il mondo a "pregare unito per la pace".
Il cardinale Angelo Bagnasco chiude il Congresso eucaristico nazionale a Genova con "un preciso mandato missionario", rivolto in primo luogo ai giovani, alle famiglie e ai "diseredati della vita". Obiettivo: saziare la "fame dell'anima" partendo dal "timbro" dell'Eucaristia. Il primo pensiero, la "vicinanza fraterna" ai terremotati. All'Italia: "Insieme a voi ci sentiamo pellegrini verso casa". Ai media Cei: "È bello stare insieme", ma non "come isole". Durante la diretta di "A sua immagine", rilancia: bisogna navigare su due mari e "diventare dissidenti".
La preghiera domenicale mariana del Santo Padre e il commento alla paraobla dell'amministratore disonesto. Il riferimento di Bergoglio al Congresso eucaristico el all'incontro di Assisi che si apre oggi a 30 anni da quello guidato da San Giovanni Paolo II.
Il monito del Papa ai partecipanti all’Incontro dei Rappresentanti Pontifici.
Nell'ambito dei "Venerdì della misericordia" al pronto soccorso e al reparto di neonatologia.
Il Santo Padre ha parlato al corso di formazione dei nuovi Vescovi, promosso dalla Congregazione per i vescovi e dalla Congregazione per le Chiese orientali.
Riflettori accesi su Genova, dove i partecipanti al 26° Congresso eucaristico nazionale riflettono su “L’Eucaristia sorgente della missione. Nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro”. La Messa di apertura presieduta dal cardinale Bagnasc, Arcivescovo di Genova e inviato del Papa. "Intendiamo annunciare che Dio non è lontano". Additato il compito della missione, l'invito a portare la "luce" dell'Eucarestia ai "fratelli e alle sorelle di questo amato Paese. Il Sacramento come prima risposta alla richiesta di senso dell'uomo. Per il porporato, "serve una serena ansia apostolica".
Si svolgerà dal 18 al 20 settembre l’incontro internazionale “Sete di Pace. Religioni e Culture in dialogo" promosso quest’anno ad Assisi da Comunità di Sant’Egidio, Diocesi di Assisi e Sacro Convento a 30 anni dallo storico incontro delle religioni per la pace convocato da Giovanni Paolo II. Ad aprire l'incontro ci sarà il presidente Sergio Mattarella. A chiuderlo, Papa Francesco. Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio: “Siamo entrati nel tempo della globalizzazione. La grande sfida che viviamo oggi è che da una parte c’è la globalizzazione che ci spinge a vivere insieme e dall’altra il terrorismo che ci vuole dividere. Saremo allora ad Assisi per dire che noi cerchiamo l’unità contro chi ci vuole dividere”.
Il Santo Padre ha mutato alcune norme del diritto canonico relative ai rapporti tra i canoni delle diverse Chiese.
Domenica 18 settembre la Cei ha indetto una colletta nazionale per le vittime del sisma del 24 agosto. Un modo concreto per esprimere "fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento". L'impegno della Caritas Italiana per "restare in costante ascolto dei bisogni che man mano emergono per poter concordare interventi mirati" e la solidarietà delle Chiese di Bosnia e Serbia, che hanno aderito alla colletta, un modo "per ringraziare la Chiesa italiana dei numerosi progetti e programmi" in atto nei due Paesi. Una generosità ricambiata che spinge a dire: domenica 18 settembre non lasciamo sole le popolazioni terremotate!
Cresce in Georgia l'attesa dei cattolici per la visita di Papa Francesco. Parla padre Filippo Aliani, frate cappuccino, ad Akhaltsikhe nel 2013 e assieme ad altri sacerdoti e suore per ricostruire la comunità cattolica della regione del Samtskhe-Javakheti. Ex Repubblica sovietica, da tempo in Georgia si registrano crescenti tensioni fra la maggioranza ortodossa e le minoranze, fra le quali quella cattolica. La speranza di molti georgiani è che la visita del Santo Padre possa portare avanti quel dialogo ecumenico che la comunità cattolica, sopravvissuta negli anni più bui della clandestinità, chiede per veder rispettata la propria scelta di fede.
Il Papa ha commentato il Vangelo del giorno con le parabole della misericordia.
La Curia romana non è un monolito inalterabile. Se si guarda alla storia dell’ultimo secolo, appare con evidenza che questa non è un apparato immobile: da Pio X (1908) a Paolo VI (1967), passando per Giovanni Paolo II (1988) e per Benedetto XVI che pure ha introdotto alcuni mutamenti e novità. “La Curia romana - sintetizza, in modo chiaro, monsignor Marcello Semeraro, segretario del C9 - non è un’entità autonoma ma uno strumento di aiuto al Successore di Pietro: ha senso esclusivamente se legata a lui”.
Il Papa, nell'udienza generale gubilare, ha esortato, nei momenti della prova, ad alzare lo sguardo verso Gesù crocifisso. Francesco ha declinato l'amore del Padre verso i deboli e gli scartati della società.
Il presidente della Cei parla del clima di attesa a Genova per il Congresso eucaristico nazionale e anticipa uno dei suoi frutti: la missione dei giovani ai giovani. Tra le proposte: spingere i laici ad andare a messa anche durante la settimana. Le offerte della messa finale per i terremotati. Il legame con il Giubileo e con il Convegno di Firenze